Bcas, il Giornale 18/6/2010, 18 giugno 2010
Debora Palazzo, 20 anni. Di Pandino in provincia di Cremona, bella e solare, impiegata nel negozio di elettrodomestici del padre, per quattro anni era stata fidanzata con Riccardo Regazzetti, 28 anni, fino a qualche tempo fa chierichetto, autista di un salumificio, appassionato di body building, che di recente s’era fatto tatuare su una gamba la scritta «R e D forever»
Debora Palazzo, 20 anni. Di Pandino in provincia di Cremona, bella e solare, impiegata nel negozio di elettrodomestici del padre, per quattro anni era stata fidanzata con Riccardo Regazzetti, 28 anni, fino a qualche tempo fa chierichetto, autista di un salumificio, appassionato di body building, che di recente s’era fatto tatuare su una gamba la scritta «R e D forever». Poi il marzo scorso, siccome lui, geloso e possessivo, l’incalzava con progetti di matrimonio, s’era spaventata e gli aveva chiesto una pausa di riflessione. Venerdì 2 luglio, dopo aver trascorso il pomeriggio con l’amica del cuore, la Palazzo a bordo della sua Fiat raggiunse il cimitero tra Agnadello e Pandino perché lì le aveva dato appuntamento, «per parlare», l’ex fidanzato. Appena fu arrivata lui salì sulla sua macchina e la supplicò di tornare insieme, lei rispose di no e allora il Regazzetti, tirata fuori una pistola acquistata pochi giorni prima, le sparò un colpo dritto alla nuca. Quindi scrisse un messaggio che poggiò sul cruscotto («Solo così possiamo stare insieme»), telefonò a suo fratello («Vieni a vedere che bello spettacolo davanti al cimitero»), si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco. Verso le 22 di venerdì 2 luglio a pochi metri dal cimitero tra Agnadello e Pandino, nel Cremonese.