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 2010  luglio 01 Giovedì calendario

TOZZI, POCA SCIENZA TANTA IDEOLOGIA

«Chi vuol far opera di mediazione tra due risoluti pensatori è contraddistinto come mediocre, non ha occhio, per vedere l’irripetibile: la mania delle analogie e la mania dei livellamenti è indizio di occhi deboli». Questo straordinario aforisma di Nietzsche contro i mediatori e i divulgatori, tratto da «La gaia scienza», è dedicato al conduttore di una trasmissione televisiva che porta impropriamente lo stesso nome.
Tempo fa, a Roma mi è capitato di ascoltare una trasmissione radiofonica locale dove un signore berciava in maniera scomposta: «A Mario», lo incitava un signore da studio, buttando benzina sul fuoco.
Mi sono soffermato più del dovuto perché volevo scoprire l’identità del berciante «A Mario». Ci è voluto poco: era Mario Tozzi, divulgatore televisivo, ricercatore del Cnr, presidente dell’Ente Parco nazionale Arcipelago Toscano su nomina dell’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio (Dio l’abbia in gloria, ma mai più un ministro simile!).
Mario Tozzi è prima di tutto un ideologo, un po’ come Luca Mercalli di «Che tempo che fa». Se possibile un po’ di più. E infatti la sua « Gaia scienza» si è aperta con un comizietto demagogico su come si spendono i soldi nel mondo: armi, cosmesi, spese voluttuarie (in questo computo non vengono mai conteggiate le spese per i conduttori televisivi), a scapito della fame nel mondo (La7, martedì, ore 22,26). Tozzi è uno che di quei personaggi cui Nietzsche riserverebbe le sue frustrate aforistiche, se mai potesse leggere il manifesto de «La gaia scienza» (intesa come trasmissione), stilato dal ricercatore del Cnr («Siamo cariche elettriche vaganti sull’orlo dell’abisso», «Non esistono prove scientifiche dell’esistenza di Dio», «Niente preti né politici», ecc.).
Purtroppo la presenza goliardica del Trio Medusa (l’unica parte accettabile della trasmissione) non riesce a lenire il senso di fastidio che i sermoni di Tozzi procurano. Ma al Cnr si insegna ideologia?
Aldo Grasso