Marco Accossato, La Stampa 29/06/2010, 29 giugno 2010
La notte è stata un incubo per Giulia, 38 anni, una delle prime pazienti del night hospital all’ospedale Molinette di Torino
La notte è stata un incubo per Giulia, 38 anni, una delle prime pazienti del night hospital all’ospedale Molinette di Torino. Un vero incubo. «Ho smesso di vivere quando per la prima volta mi sono alzata dormendo - racconta - e dormendo sono andata in cucina, ho apparecchiato tavola, acceso i fornelli e posato sul fuoco una pentola vuota». Giulia, nel sonno, ha rischiato di dar fuoco alla casa. Si è svegliata con le mani ustionate, ma non ricorda nulla di quando - come fosse mattino - si è alzata e ha iniziato a camminare. Il marito l’ha chiamata: «Amore, dove vai? Stai male?». Lei non ha risposto, ha continuato a camminare, è uscita dalla camera, ha attraversato il corridoio a luci spente ed è entrata in cucina. Le sue notti minate dal sonnambulismo sono finite implorando il marito di rinchiuderla nello sgabuzzino, durante la crisi: l’unica soluzione per non fare e non farsi del male. Giulia faceva l’operaia: preda ogni mattina del sonno si è schiantata due volte, al volante, nel tragitto casa-lavoro. «Sono viva per miracolo, ma per non rischiare ho dovuto licenziarmi». Soltanto il dolore può fermare chi non si accorge di vivere nel sonno. ******** Che cosa stai facendo?». Lisa Mahoney fermò il marito gridando, nel cuore della notte, mentre cercava di fare l’amore con lei. «Hai cominciato tu...», rispose l’uomo, stupito. Un italiano su cento è un sonnambulo a luce rossa: è in grado di avere addirittura rapporti completi, nel sonno. Il centro torinese che si occupa di disturbi del sonno ha studiato il caso di un uomo di 45 anni che, nel pieno del sonno, dopo essersi alzato dal letto, spostato mobili e soprammobili in salotto, è tornato in camera e, continuando a dormire, ha fatto l’amore con la moglie. In un altro caso, una donna di 65 anni sottoposta a polisonnografia (l’esame che valuta alcuni parametri del sonno) si diede all’autoerotismo. Il sesso nel sonno avviene nella maggior parte dei casi tra partner, ma non è una regola fissa: un uomo non più giovane, ospite del fratello, molestò il nipotino che si svegliò gridando. Il «molestatore» giurò di non aver fatto nulla, di non ricordare nessuna delle avances nei confronti del bimbo. La rivista Psychosomatyc Medicine ha riportato anche il caso di una ragazza: svegliata mentre nel sonno si procurava piacere, riprese appena le permisero di riaddormentarsi. ***** Brian e Christine avrebbero dovuto festeggiare i 40 anni di matrimonio. Ma pochi giorni prima dell’anniversario l’uomo ha ucciso la moglie nel sonno, strangolandola. E’ accaduto nel Regno Unito: la coppia dormiva in un camper, la loro storia ha fatto grande clamore, sia per la dinamica, sia per l’origine del gesto. Brian, in preda al sonnambulismo, ha raccontato di aver scambiato la moglie per un ladro: «Ero nel pieno di un incubo - si difese davanti alla polizia - stavo sognando un uomo che stava per derubarci dopo aver forzato la porta del nostro camper». L’uomo ha strangolato la moglie, poi ha continuato a dormire. Quando si è svegliato, alcune ore dopo, ha trovato Christine esanime. Inutili i soccorsi. La Procura ha disposto immediatamente una perizia sull’uomo e ha accolto i risultati dell’esame: l’omicida era affetto da una grave forma di sonnambulismo. Per questa ragione l’intenzione è stata quella di non incriminare Brian per omicidio. «Lei era tutta la mia vita», ha pianto Brian, dopo aver atteso la polizia accanto al cadavere della moglie. «Mio dio, che cosa ho fatto? Lottavo con i ladri, Christine non c’era, come posso averla uccisa io?».