Antonio Salvati, La Stampa 29/6/2010, 29 giugno 2010
Qualche notte fa i genitori lo avevano trovato in cucina mentre dormiva beatamente. E non era la prima volta
Qualche notte fa i genitori lo avevano trovato in cucina mentre dormiva beatamente. E non era la prima volta. Perché Andrea, 12 anni, soffriva di sonnambulismo e non di rado gli capitava di stendersi sul letto della camera che divideva col fratello maggiore per poi risvegliarsi da qualche altre parte della casa. La madre e il padre, preoccupati, avevano deciso di utilizzare piccole precauzioni per evitare che durante le sue passeggiate notturne Andrea potesse farsi male. Anche perché il loro appartamento - al terzo piano di uno stabile nel cuore della città di Salerno - non era così grande da non essere «incontrollabile». Ma non potevano immaginare quello che poi è capitato nella notte tra domenica e lunedì. Andrea deve essersi alzato dal letto intorno all’una senza svegliare suo fratello di due anni più grande. Nelle altre due stanze dormivano i genitori e la sorellina più piccola. Non si sa per quanto tempo abbia passeggiato per casa e come abbia fatto a raggiungere il balcone. Nessuno in casa si è accorto di nulla. Un automobilista, di passaggio lungo via Quaranta, ha notato un ragazzino riverso sul marciapiede. Ha fermato l’auto e gli sono bastati pochi istanti per capire la gravità della tragedia. Ha allertato il 118, ma anche la velocità con cui i soccorsi sono giunti sul posto non è servita a salvare Andrea. Papà Guido e mamma Antonietta sono stati svegliati dalle forze dell’ordine che hanno tirato giù dal letto l’intero palazzo per cercare qualcuno in grado di identificare quel ragazzino trovato senza vita. E’ stato il papà a riconoscere Andrea mentre la madre, sconvolta dal dolore, è stata colta da malore. La ricostruzione degli ultimi attimi di vita è toccata a polizia e carabinieri. Il ragazzo, in preda al sonnambulismo, deve aver vagato per casa fino a giungere alla finestra del balcone. Qui, forse salendo su una fioriera, deve essersi sporto perdendo l’equilibrio e cadendo giù. Nella caduta potrebbe aver colpito con la testa un’insegna che si trova proprio sotto quel balcone. Supposizioni, visto che l’unica certezza è che Andrea è morto sul colpo. Dopo qualche ora le forze dell’ordine, autorizzate dal magistrato di turno, non hanno potuto fare altro che riconsegnare la salma del ragazzo alla famiglia. Terminata la seconda classe della scuola media con buon profitto, Andrea si stava godendo le vacanze. Un ragazzo tranquillo, con la passione per i videogame e il Giffoni Film Festival. Il fenomeno del sonnambulismo è molto comune tra i bambini tra i 5 e i 12 anni, si stima che il 5% di questi abbia almeno qualche disturbo che poi tende a scomparire con l’età. E proprio nei dodici anni si registra il picco degli episodi che possono creare condizioni pericolose, anche se tragedie come quella di Salerno, come affermano gli esperti, sono piuttosto rare. Così i medici avevano ripetuto alla mamma che era molto legata ad Andrea. Insegnante di chimica e biologia in un istituto magistrale, qualcuna delle sue ex allieve racconta che qualche volta era proprio il secondo figlio a fare compagnia alla mamma durante le lezioni. Questa mattina molte di loro affolleranno la chiesa dell’Immacolata, in piazza San Francesco a Salerno, dove si celebreranno i funerali del ragazzino.