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 2010  giugno 29 Martedì calendario

HO INVENTATO IL PILLOLO PERFETTO

Dopo tre anni di esperimenti e molte delusioni, il professor Harim Breitbart, luminare della Bar Ilan University, scienziato, ricercatore ed esperto della Torah, ha alzato all’improvviso le mani al cielo e ha raccolto i suoi più stretti collaboratori nel suo ufficio spartano. «Ce l’abbiamo fatta, convocate la stampa nel campus di Ramat Gam».
E’ tornato a casa, ha baciato la moglie con una insolita passione e si è preparato il discorso per il giorno successivo, quando avrebbe annunciato al mondo che finalmente anche gli uomini, nel giro di soli tre anni, avrebbero avuto a disposizione il loro più sicuro, efficace e fedele metodo di contraccezione: il pillolo.
Anche secondo il «Daily Telegraph», che riportava ieri l’emozione del professor Breitbart, un omone con la testa grossa, piena di riccioli neri e due mustacchi ottocenteschi, il farmaco potrebbe essere disponibile già nel 2013, ma gli studiosi di tutto il mondo esprimono dubbi. «Testato sui topi ha dato risposte eccezionali», ha spiegato lo scienziato israeliano. Ed è proprio questo il punto: testato sui topi. Una esperienza sufficiente? Difficile da immaginare.
Il farmaco, in ogni caso, a differenza della pillola femminile, basata sulla combinazione di piccole quantità di ormoni che inibiscono l’ovulazione, è composto sostanzialmente da una molecola che serve a neutralizzare lo sperma. Un compito che svolgerebbe depotenziando una proteina necessaria per la fecondazione. «Questo metodo, pertanto, non andrebbe a inibire la produzione di spermatozoi, che raggiungerebbero comunque l’utero, ma si occuperebbe di neutralizzarne la capacità procreativa e consentirebbe di evitare, al cento per cento, gravidanze indesiderate», esultano alla Bar Ilan. E gli effetti collaterali, professore? «Nessuno».
Niente mal di testa, niente depressione, niente depotenziamento della virilità, nessuna riduzione del desiderio e persino un’altra invidiabile caratteristica: ogni singola pillola sarebbe in grado di garantire i propri effetti per tre mesi consecutivi. «Grandioso no?».
Secondo una ricerca italiana, condotta da Eta Meta per conto del mensile «Al» su 950 uomini con una età compresa tra i 25 e i 55 anni, il pillolo sul mercato sarebbe destinato a un successo immediato. Un intervistato su due si è detto pronto a farne uso. Breibart si accarezza i baffi. «Anche le donne saranno più tranquille.
Nei nostri studi ci siamo accorti che le mogli, o le compagne, mostrano diffidenza su pillole che vanno assunte quotidianamente. Figurati se mio marito si ricorda, è il commento più consueto. Qui il problema non si pone. Lo vedi prendere la pillola a giugno e non ne parli più fino a settembre.
Semplice no?». Per i topi è stato semplicissimo. Adesso si passerà ai test sulle scimmie. E quando anche loro saranno esauste il pillolo sarà pronto per le farmacie.