Internazionale, 25/6- 1/7/2010, 1 luglio 2010
Il Guardian ha stilato la classifica delle bevande calde con il maggior impatto ambientale. Al primo posto la tazza di caffè istantaneo o di tè nero: per bollire l’acqua si immettono nell’atmosfera 21 grammi di anidride carbonica
Il Guardian ha stilato la classifica delle bevande calde con il maggior impatto ambientale. Al primo posto la tazza di caffè istantaneo o di tè nero: per bollire l’acqua si immettono nell’atmosfera 21 grammi di anidride carbonica. Non sono molti, ma se si moltiplicano per 365 giorni all’anno, considerandone magari due o tre al giorno, emergono cifre consistenti. L’impatto sale a 53 grammi se si prendono il té o il caffé macchiati con il latte e a 71 se si fa bollire il doppio dell’acqua necessaria. Ma il vero shock arriva col cappuccino, che comporta 235 grammi di anidride carbonica per tazza. Un latte caldo ne produce 340 grammi, che al ritmo di tre al giorno si trasformano in un anno nelle emissioni di un volo aereo di qualche migliaio di chilometri. Il maggiore contributo inquiinante quindi non viene dalla coltivazione delle piante o dalla bollitura dell’acqua, ma dalla prouzione di latte vaccino. Ecco perché il cappuccino ha un impatto maggiore di altre bevande. Una soluzione ovvia è quella di aggiungere meno latte o di eliminarlo. Il contenuto nutrizionale si riduce, ma su può supplire con un biscotto, più sostenibile del latte. Comunque, anche il modo di riscaldare l’acqua fa la differenza. meglio usare la veecchia caffettiera o teiera sul fornello a gas, che sprecano meno energia rispetto ai bollituroi elettrici,e far bollire solo l’acqua necessaria.