Simonetta Robiony, La Stampa 29/6/2010, 29 giugno 2010
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bravissimo ma debordante, buffo ma anche malinconico, vitale e meditativo, uno che avrebbe potuto subire il destino di Aldo Fabrizi o di Tino Buazzelli, limitati dal loro corpo a ruoli comici o drammatici, e che è invece riuscito a diventare un attore completo, buono per qualsiasi ruolo» (Simonetta Robiony su Giuseppe Battiston).
«Questa è un pò la chiave della mia carriera: scelte oculate, massima attenzione agli autori, voglia di ruoli sempre diversi, noia della ripetitività» (Giuseppe Battiston).