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 2010  giugno 30 Mercoledì calendario

LA RAI PEGGIO DELLA NAZIONALE, OGNI PARTITA CI COSTA 3,6 MILIONI

La spedizione della Rai ai Mondiali di calcio sembra più raffazzonata e sconclusio­nata della Nazionale di Marcel­lo Lippi. Confusione, schemi arrangiati, scarsa lucidità. Non si sa se siano più provin­ciali le telecronache delle (po­che) partite trasmesse o più pa­esani i commenti a fine match di Notti mondiali .Divisi tra Ca­sa Italia (fin quando era in fun­zione) e Piazza di Siena, tutto­ra aperta con Paola Ferrari, Giampiero Galeazzi e Mauri­zio Costanzo affiancati, di vol­ta in volta, da ex calciatori,poli­tici e varia umanità. In mezzo, a giostrare un po’ stralunati tra collegamenti e satelliti, Marco Mazzocchi, Jacopo Volpi e un parterre di esperti composto da Marino Bartoletti, Sandro Mazzola,Ivan Zazzaroni e mo­violisti vari. Come l’Italia di Lip­pi, anche qui non si capisce se si giochi in attacco o in contro­piede, se si faccia un commen­to tecnico all’evento sportivo o si improvvisi un talk show. « Notti mondiali ? », ha senten­ziato Aldo Grasso: in realtà so­no «le più periferiche e provin­ciali che abbiano mai manda­to in onda».
Ma la valutazione critica sul­la qualità del servizio pubblico si trasforma in sonora boccia­tura se si considerano i costi della spedizione sudafricana. In totale, cento tra giornalisti, tecnici e commentatori per 25 partite a fronte degli 80 inviati di Sky che, peraltro, manda in onda tuttii 64 match.Chi non è abbonato alla pay tv satellita­re, ma paga un profumato ca­none a quella pubblica, non si capacita di non riuscire a vede­re partite come Germania-In­ghilterra o Brasile-Olanda (in programma venerdì prossi­mo) e tempesta giornali e cen­tralini tv di lettere e proteste.
Del resto, la strategia della Rai era partita subito con il pie­de sbagliato. Nel 2005 la Rai ac­quistò i diritti dei Mondiali 2010 e di quelli del 2014 in Bra­sile per 350 milioni di euro in totale. Nel 2008 ha ceduto i di­ritti per lo sfruttamento pay a Sky per 175 milioni (90 per il Su­dafrica e 85 per il Brasile). Fatti i dovuti calcoli,la Rai ha sborsa­to 90 milioni di euro per tra­smettere 25 partite del mondia­le sudafricano, escluse quelle dell’Italia che sono regolate da un contratto a parte.Ogni parti­ta costa dunque 3,6 milioni. Dall’altra parte, Sky spende 87,5 milioni per trasmettere tutto il Mondiale, 39 partite in esclusiva più 25 «in condomi­nio »con la Rai. Il confronto sul­la qualità delle telecronache delle due televisioni, poi, è pre­sto fatto. Da una parte ci sono Marco Civoli e Gianni Cerque­ti accompagnati da Salvatore Bagni e Beppe Dossena o Ful­vio Collovati, dall’altra Fabio Caressa e Maurizio Compa­g­noni con Beppe Bergomi e An­tonio Di Gennaro o Massimo Mauro. Dei commenti da stu­dio si è già detto. E lo share cala in tutti i programmi che hanno a che fare con la competizione. Uscita l’Italia, è inevitabile che l’interesse vada diminuendo. Dimenticato il quasi 40 per cen­to del match d’esordio tra Su­dafrica e Messico, ma anche il quasi 37 di Inghilterra-Usa, ora si viaggia sul 32 per cento (Brasile-Cile). Probabilmente l’assicella dell’Auditel prende­rà a salire per i prossimi match.
Magari già dai quarti di Brasile-Olanda e Argentina-Germa­nia, programmate alle 16 ora italiana e che eccezionalmen­te la Rai trasmetterà invece dei match previsti alle 20,30.