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 2010  giugno 30 Mercoledì calendario

CLAUDIA, VERONICA E I FERNANDO LA MISSIONE DELLA TRIB MARADONA

La sua non è una vita, ma un baule. Claudia, Veronica, Dalma, Gianinna, Sergio, Fernando, Alejandro, Hector, Oscar. Ci stanno tutti. Anche allo stadio: metà in tribuna, metà in panchina. Perché Diego non lascia fuori nessuno, proprio non ce la fa. Quando entra in campo per il riscaldamento manda un bacio a Veronica, la sua fidanzata, riceve al cellulare la chiamata delle figlie («Forza papà, vogliamo che tu rialzi la coppa»), saluta la moglie Claudia, fa le foto con Alejandro e Hector, ex compagni di squadra, e dà un´occhiata alla prima pagina del giornale, sempre la stessa, quella del 30 giugno ”86, data del suo trionfo personale, che gli porge l´addetto Fernando, suo genero.
Diego aspettando la Germania, si è fumato un sigaro, e ha dato riposo alla squadra, non proprio tutto va bene nel suo clan, ma in questo momento la figurina non si scolla e lo scotch fa il resto. Claudia Villafane, la moglie, tradita e ritradita, è la sua manager. Gestisce contratti e finanze a nome di Diego. I rapporti sono freddi, da soci che un giorno si sono amati. Donna dal carattere di ferro, tesoriera delle (s) fortune di Maradona, vive nel mito di Susana Gimenez, icona della tv nazionale, di cui imita vezzi e abitudini, con strascichi di narcisismo. Conduce una vita molto riservata, abita con la figlia Dalma in una villetta, dove stava ai tempi del matrimonio, di Villa Devoto, quartiere di classe media. Claudia, come manager intasca subito una percentuale, in più ha fatto un accordo con Diego: entrambe le figlie devono avere un fondo a loro nome che le metta a riparo da disavventure economiche (dai 2 ai 4 milioni di dollari).
Quando nelle casse ci sarà quella somma, Maradona sarà libero di guadagnare per sé. Veronica Ojeda, 31 anni, è la nuova compagna. Viene anche lei dal ghetto di Villa Fiorito, dove faceva l´insegnante di educazione fisica, e ha appena rilasciato un´intervista in cui ribadisce che tra i due «va tutto benissimo», e che lei è «la donna di cui ha bisogno uno come Diego, una che lo assecondi e sia sempre disponibile». Non ha parlato del recente aborto, ma ha assicurato che «il figlio èun desiderio di entrambi, e che verrà con il tempo, senza fretta». In realtà Veronica è rimasta, dopo l´aborto, due giorni in ospedale ad aspettare invano che Maradona l´andasse a prendere. Lui non vuole ridiventare padre, non lo vuole nemmeno la moglie Claudia, e così i genitori di Veronica hanno indetto una conferenza-stampa, spifferato tutto ai giornali, e fatto infuriare Diego. Il suo ex, Victor, pugile di discreto livello, è tuttora in carcere, condannato 5 anni fa per triplice omicidio. Quando Veronica conobbe Maradona, era ancora la fidanzata di Victor, nonostante lui fosse in carcere, ma l´arrivo di Diego ha cambiato la vita della famiglia Ojeda, che ora gestisce tre negozi, per mano della madre, Rufina. Diego e Veronica vivono insieme, in una villetta in affitto nel quartiere di Ezeiza, sobborgo di classe medio-alta a pochi chilometri da Buenos Aires. Ma lei e Claudia non si parlano.
Quel signore dalla stazza opulenta, con i capelli impomatati, che vedete in panchina accanto a Diego è Alejandro Mancuso, ex giocatore e grande amico di Maradona, con lui ai mondiali del ”94. L´ex ct Bilardo lo ha accusato di fomentare le divisioni tra lui e Diego. Al momento di decidere qualche cambio, Maradona si consulta sempre con Mancuso, senza interpellare mai Bilardo, che è stato messo da parte anche dalla stampa argentina. L´altro assistente, quello che Diego stritola di abbracci, si chiama Hector Enrique, anche lui ex giocatore, legato a Maradona da un assist storico: l´uomo che nel mondiale ”86 passa a Diego la palla per quello che ancora oggi è considerato il gol più bello della storia del calcio, il secondo all´Inghilterra. Più appartato (fa il commentatore tv) c´è Oscar Ruggeri, un altro con cui Diego ha giocato e legato, e per cui ha combattuto contro Grondona, presidente della federazione argentina. Ruggeri ha libero accesso al bunker della seleccion a Pretoria, spesso si intrattiene con Maradona e il resto del corpo tecnico, e realizza un giorno sì e l´altro pure interviste in esclusiva al ct argentino. Grondona ha dovuto ingoiare il rospo e ha dichiarato: «Su Ruggeri non intendo dire nulla, meglio non guastare il clima perfetto».
La polemica tra i due nacque quando Ruggeri iniziò una crociata perché venisse riconosciuta una pensione vitalizia ai giocatori che avevano vinto i mondiali ”78 e ”86. Quell´ex ragazzo, alto e magro, sempre in panchina, è Fernando Signorini, preparatore atletico di Diego anche ai tempi di Napoli. Amico fidatissimo, si è occupato del suo corpo pure nell´86 e nel ”90, preferisce i metodi soft. L´Argentina è l´unica nazionale arrivata in Sudafrica con pochissime amichevoli. Grande appassionato di Garcìa Lorca (di cui ha preparato una piccola biblioteca che ha portato in Sudafrica), cerca di invogliare la passione per la letteratura anche a Maradona e soci. «Diego è uno di quelli che afferra un libro, legge due righe e poi lo riprende dopo due mesi, ma non importa, perché anche solo due righe sono un gran traguardo». Poi ci sarebbero gli altri.