Varie, 30 giugno 2010
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Gatto Antonino
• Palermo 29 settembre 1941. Magistrato. Resse l’accusa contro Marcello Dell’Utri al processo di Palermo concluso il 29 giugno 2010 (appello) con una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (ne aveva chiesti 11 contro i 9 del primo grado) • «[...] Il senatore Dell’Utri - dice Gatto - per oltre un trentennio è stato al servizio di Cosa nostra. Ha avuto un ruolo determinante per l’approvazione di alcuni provvedimenti legislativi che hanno favorito concretamente la mafia. E a suo carico sono emerse nuove prove a partire dalle dichiarazioni del collaboratore Gaspare Spatuzza che si sono integrate in maniera armoniosa con quanto già stabilito dalla sentenza del tribunale di Palermo a proposito dei rapporti che l’imputato ha intrattenuto con i fratelli Graviano, capimafia di Brancaccio”. Il pg cita i rapporti tra il boss Vittorio Mangano e il premier Silvio Berlusconi, mediati proprio da Dell’Utri, e la presunta combine con il collaboratore di giustizia Cosimo Cirfeta per screditare tre pentiti che lo accusavano. [...]» (Alessandra Ziniti, ”la Repubblica” 17/4/2010) • Al senatore che commentava «So che si è detto stupito dalla sentenza. Lui diceva ai giudici di entrare nella storia, ma il capitolo storico almeno con me è definitivamente chiuso. Farò le mie condoglianze al procuratore generale» rispose: «Lo ringrazio vivamente per il pensiero e ricambio le condoglianze con affetto perché se devo considerarmi a lutto io per la sentenza, penso che lui deve considerarsi tale sette volte di più a giudicare dagli anni di carcere che gli sono stati inflitti» (a. z., ”la Repubblica” 230/6/2010).