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 2010  giugno 29 Martedì calendario

Bourne Matthew

• Walthamstow (Gran Bretagna) 13 gennaio 1960. Coreografo • «[...] diventato famoso per il suo Swan Lake, remake del Lago dei cigni dove i pennuti diventano ragazzi tosti a torso nudo [...] è oggi il coreografo inglese di maggior successo al mondo, dopo essersi avvicinato alla danza molto tardi. Era un teenager appassionato di musical ed è proprio grazie a questo amore che ha maturato una spiccata capacità di regista, quella consumata sapienza nel mescolare gesto teatrale e movimento danzato che lo rende speciale. [...]» (Sergio Trombetta, ”La Stampa” 14/6/2009) • «[...] Regista nell’accezione più ”alta” e inglese della qualifica, Bourne edifica sempre con coerenza e un puntuale senso del teatro la scansione del racconto, l’architettura dei personaggi, il flusso della musicalità, le trovate a getto continuo. Non è un coreografo puro: non gli interessano la ricerca sul movimento, la scomposizione analitica del gesto, l’esplorazione del linguaggio coreografico. Per lui la danza è un gioco funzionale all’impianto narrativo, un insieme di segni che conduce e modella la trama. Firma balletti agiti come storie o come play, che devono moltissimo all’andamento e agli schemi drammaturgici dei grandi musical di Broadway e del West End. In tal modo Bourne, che [...] ha iniziato a studiare danza molto tardi, a 22 anni, è riuscito a conquistare un pubblico assai più ampio di quello dei balletti tradizionali, costruendo un catalogo di hit sensazionali e super-replicati. Oltre al celeberrimo Swan Lake, vi figurano uno Schiaccianoci dickensiano e camp, una Silfide in chiave Trainspotting, una Carmen dove l’eroina di Bizet è un meccanico (The Car Man) bisessuale e rubacuori, e una versione sofisticata e dark di Edward mani di forbice. [...]» (Leonetta Bentivoglio, ”la Repubblica” 4/6/2009) • «[...] Adventures in Motion Pictures - il nome della sua prima compagnia, oggi ricomposta come New Adventures – dice molto sulla sua passione per la danza come visione e, in modo dapprima subliminale e poi sempre più esplicito, per il cinema. ”Alla danza sono arrivato tardi [...] prima ero un grande spettatore di film”. Di quel primo amore fanno capolino vari riferimenti sparsi qua e là nei suoi lavori, gli Uccelli di Hitchcock per Swan Lake, Blow Up di Antonioni per Dorian Gray, il Mago di Oz per Nutcracker o Il postino suona sempre due volte per Car Man, quando non si tratta di citazioni dirette come l’allestimento di Eduard mani di forbice o Mary Poppins. [...] Ma anche il cinema lo cita a sua volta: la scena finale di Billy Elliot riprende Adam Cooper mentre balla il suo Lago dei cigni, fotogrammi che hanno contribuito a renderlo famoso a un pubblico allargato. [...] Talent scout e rivelatore di doti altrui: nella sua compagnia sono transitati Adam Cooper, che è diventato una stella del West End e Will Kemp che ora è un divo di Hollywood. ”Kemp – ricorda Matthew – veniva dal Royal Ballet ma non era considerato un danzatore di primo piano. Lui in realtà voleva essere attore e nella mia compagnia lo ha potuto sperimentare…”. C’è spesso un tema omoerotico che corre di sottofondo nelle coreografie di Bourne, ma guai a parlare di versioni gay delle sue ”riletture”: ”il principe del mio Lago è un personaggio molto complesso, tutti i miei lavori hanno più livelli di lettura, proprio per potere essere apprezzati da fasce diverse di spettatori, i giovani come gli anziani, gli omosessuali come gli eterosessuali” [...]» (Rossella Battisti, ”l’Unità” 22/6/2009).