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 2010  giugno 25 Venerdì calendario

EOLICO, OTTO MILIONI DA CARBONI PER VERDINI SI INDAGA SU UNA MAXI TRANSAZIONE SOSPETTA - ROMA

Gli 800mila euro rintracciati nei mesi scorsi - soldi provenienti dal faccendiere Flavio Carboni e finiti nella banca del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, il Credito Cooperativo Fiorentino - sarebbero soltanto una piccola parte della somma effettivamente trasferita. un nuovo tassello che le ricerche di Guardia di finanza e carabinieri hanno permesso di inserire nel puzzle dell´inchiesta sul business eolico. Dalla Sardegna, attraverso Carboni, la somma partita alla volta della banca di Verdini sarebbe almeno dieci volte maggiore di quella fin qui nota: tra gli otto e i dieci milioni di euro.
Nell´inchiesta sull´eolico in Sardegna aperta dalla procura di Roma (una delle tre che lo hanno investito negli ultimi mesi: le altre sono per la Scuola marescialli a Firenze e per la ricostruzione post terremoto a L´Aquila) Verdini è indagato per corruzione e riciclaggio. Per Flavio Carboni (appena uscito indenne dal processo per l´omicidio del presidente del Banco Ambrosiano, Roberto Calvi) l´ipotesi di reato è associazione a delinquere. Altri indagati eccellenti: il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, il tributarista Pasquale Lombardi, il costruttore Arcangelo Martino, il consigliere provinciale di Iglesias Pinello Cossu, il direttore generale dell´Arpa Sardegna Ignazio Farris. Tutti accusati di concorso in corruzione.
La prima parte di questa inchiesta - coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo e dai sostituti Rodolfo Sabelli ed Ilaria Calò - è ormai quasi conclusa. Dalle indagini sarebbe emerso non solo l´interesse di Carboni e di una decina di imprenditori (alcuni dei quali in odore di mafia e di camorra) per il business dell´eolico, ma anche quello («prepotente» sostengono in ambienti giudiziari) della massoneria. Carboni, secondo i pm, sarebbe stato il regista di una grande rete di relazioni con magistrati, politici e funzionari pubblici che a vario titolo avrebbero dovuto favorire gli interessi di imprenditori pronti a investire ingenti somme sul nuovo business dell´energia alternativa.
I quasi dieci milioni rintracciati in queste settimane, sono stati scoperti da Guardia di finanza e carabinieri. Ma i riscontri sarebbero stati ottenuti durante la recente ispezione della Banca d´Italia al Credito Cooperativo Fiorentino. Imminente un dettagliato rapporto al procuratore aggiunto di Roma, Capaldo, impegnato da mesi a ricostruire la vicenda.
Agli atti dell´inchiesta ci sono anche molte intercettazioni telefoniche, alcune penalmente rilevanti, altre che rappresentano un mondo di relazioni al limite dell´illecito. In alcuni nastri si ascoltano i colloqui tra Verdini, Carboni ed il governatore Cappellacci, mentre concordano le nomine di funzionari pubblici che avrebbero dovuto favorire la realizzazione dei parchi eolici in Sardegna. Se le ipotesi investigative troveranno riscontro, la prossima mossa di Capaldo sarà quella di chiedere al Parlamento l´autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni telefoniche di Verdini.