Manuela Florio, Novella 2000, n. 25, 24/06/2010, pp. 18-23, 24 giugno 2010
Fabrizio Corona e Pietro Maso, il killer di Verona entrato nella storia della cronaca nera per aver ucciso nel 1991 all’età di 19 anni i propri genitori a sprangate e che oggi è detenuto in semilibertà, si sono incontrati in un caffè di Milano
Fabrizio Corona e Pietro Maso, il killer di Verona entrato nella storia della cronaca nera per aver ucciso nel 1991 all’età di 19 anni i propri genitori a sprangate e che oggi è detenuto in semilibertà, si sono incontrati in un caffè di Milano. Si sono stretti la mano da amiconi, si sono baciati, si sono trovati reciprocamente simpatici. *** Corona è un professionista dell’intrusione anche quando si parla di delitti. Il suo arrivo a Garlasco, a pochi giorni dall’omicidio di Chiara Poggi, a caccia delle gemelle Cappa e di possibili operazioni mediatiche poi fallite. Era il 23 agosto 2007. […] Un discorso che spiega anche le origini delal sua amicizia con Azouz Marzouk, il tunisino che ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef nella strage di Erba, l’11 dicembre 2006, ma anche il suo tentativo, di nuovo fallito, di avere un’esclusiva sui funerali in Tunisia. […] Per Maso il vero scoop da gestire sarebbero, stavolta, le prime interviste appena uscito dal carcere, e naturalmente, il matrimonio di Maso con la fidanzata Stefania Occhipinti.