Varie, 26 giugno 2010
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Leterme Yves
• Wervik (Belgio) 6 ottobre 1960. Politico. Dal 2008 primo ministro del Belgio • «[...] fiammingo [...] leader dei Cristiano-democratici [...] padre francofono e madre fiamminga [...] giurista [...] ha riportato i cristiano-democratici al governo dopo un’assenza durata due legislature [...]» (’Corriere della Sera” 12/6/2007) • «[...] quando gli è stato chiesto di intonare l’inno del suo paese ha cantato quello francese. [...] La brutta figura è avvenuta davanti alle telecamere della televisione pubblica Rtbf, proprio nel giorno della festa nazionale del Belgio e Leterme non ha saputo neanche dire che cosa si stesse celebrando. ”La proclamazione della Costituzione”, ha risposto incerto, mentre il 21 luglio è l’anniversario della proclamazione del primo re dei belgi, Leopoldo I nel 1831. [...]» (’la Repubblica” 23/7/2007) • «[...] Il governo del fiammingo ”mister 800 mila preferenze” Leterme, formato dieci mesi dopo le elezioni del giugno 2007, doveva risolvere il nodo delle riforme, in modo da trovare un equilibrio che mettesse tutti d’accordo. Sul suo cammino ha cozzato con due scogli insormontabili. Il primo è l’estensione dell’autonomia delle Fiandre in materia di occupazione, sicurezza sociale e su gran parte del fisco, perché i valloni rifiutano di federalizzare la sicurezza sociale. Il secondo riguarda la scissione della circoscrizione fiammingo-vallona di Bruxelles-Hal-Vilvorde (Bhv), alla periferia della capitale che è bilingue. I fiamminghi vogliono impedire alla minoranza di lingua francese la possibilità di votare per i candidati dei partiti francofoni alle elezioni politiche; i francofoni, invece, vorrebbero ridisegnare i confini di Bruxelles, includendo nella capitale bilingue alcuni comuni limitrofi delle Fiandre dove abitano i molti cittadini che parlano francese. Non se ne esce [...]» (’La Stampa” 16/7/2008) • «[...] entrato nella storia per essersi dimesso due volte prima di diventare formalmente primo ministro, sarà ricordato come il premier più in bilico al mondo. [...] Nell’agosto e dicembre 2007, dopo aver vinto le elezioni alla testa dei cristiano-democratici fiamminghi alleati ai nazionalisti delle Fiandre, Leterme aveva rinunciato a formare il governo: i valloni non volevano un premier che confonde la Brabançonne (l’inno belga) con la Marsigliese e dice che i belgi hanno in comune solo ”la Nazionale di calcio e alcune birre”. Arrivato alla premiership nel gennaio 2008, già a luglio aveva presentato le dimissioni per divisioni sulle riforme istituzionali. Il rifiuto del re gli permise di restare solo fino a dicembre, quando lasciò per uno scandalo sulla nazionalizzazione della banca Fortis. Nel gennaio 2010 Leterme è tornato al potere, ma sotto la sedia ha continuato a ticchettare la bomba [...]» (’Il Foglio” 23/4/2010).