Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  giugno 25 Venerdì calendario

Pitruzzello Sebastiano

• Sortino (Siracusa) 1940. Industriale. Nel 2010 nominato cavaliere del Lavoro • «[...] Emigrato negli anni Sessanta in Australia, nel 1973 fonda la Pantalica Cheese Company, con sede a Thomastown, Melbourne. L’azienda si specializza in prodotti caseari della tradizione italiana, diventando un marchio molto conosciuto in Australia e in Asia del sud. Recentemente ha esteso la sua produzione all’olio e vino. [...]» (’Il Sole-24 Ore” 1/6/2010) • «[...] emigrato in Australia nel 1963 [...] ”[...] purtroppo non c’era lavoro. sempre così: se stai bene non lasci il tuo Paese, ma se stai male devi uscire dalla tana. Tanti all’epoca fecero come me, qui a Melbourne è pieno di sortinesi, abbiamo aperto un ”Sortino Social Club’ e una volta al mese ci riuniamo per ballare la polka antica” [...] in Australia, con la sua ”Pantalica Cheese Company”, produce ”Parmesan”, ”Mozzabella fresca”, «Cherry Bocconcini”, insomma prodotti che già dalla loro denominazione appaiono in aperta concorrenza con il top dell’industria casearia italiana, una furbesca sfida al meglio del made in Italy in fatto di formaggi. [...] ”In Australia siamo sinceri, io non tradisco il made in Italy, c’è una legge che tutela il Parmigiano Dop e io la rispetto. Il parmigiano italiano è più buono del mio, più naturale. Ma non perché io faccia prodotti scadenti o contraffatti. Anche il mio ”parmesan’ è fatto tutto di latte e non produco mica mozzarelle blu... La differenza è che in Australia il latte dev’essere pastorizzato mentre il latte del grana non è pastorizzato e dunque ha più qualità, è più ricco... [...] Io so che a Sortino si dice così: se tu vai sempre in Chiesa a pregare, qualche volta ci scappa il miracolo. Vuol dire che se lavori tanto, alla fine ottieni soddisfazione. Modestia a parte, credo di meritare il titolo di Cavaliere [...] do lavoro a tante persone, quasi 300, gli operai mi chiamano ”boss’ ma io li tratto bene. All’inizio assunsi tanti sortinesi, ma adesso i loro figli non vogliono fare il lavoro dei padri, vogliono giocare al computer anziché stare in fabbrica. E io assumo gli australiani”. Una moglie, tre figli, 10 nipoti [...] ha votato per Berlusconi [...] e ha un piccolo sogno: ”Mi piacerebbe che il sindaco di Sortino, il dottor Paolo De Luca, mi dedicasse una piazza al mio paese. Ho già fatto preparare la statua: ci sono due persone, un vecchio e un bambino. Il vecchio è fermo a guardare il paese, il bambino ha una valigia in mano e sta per partire. un monumento alla speranza e al sogno di una vita migliore”» (Fabrizio Caccia, ”Corriere della Sera” 25/6/2010).