Federico Taddia, La Stampa 25/6/2010, 25 giugno 2010
LE VACANZE NO COST: L’ALBERGO SI PAGA CON LA FANTASIA
Camera con bagno più colazione. In cambio nemmeno un euro: qua si paga con marmellate biologiche, ritratti fotografici, corsi di musica e una manciata di creatività. Ecco la ricetta per le vacanze anticrisi di Alfredo e Ilaria, coppia di ceramisti livornesi che nel suggestivo quartiere medievale di Bosa, cittadina in provincia di Oristano, ha aperto il primo B&B&B: bed, breakfast e baratto. «Volevamo trasformare la nostra casa in un luogo di incontro e di condivisione, e così abbiamo scelto di destinare una stanza e un bagno della nostra casa all’ospitalità», spiega Alfredo. «In una società dove però tutto viene monetizzato e l’unico ”valore” sembra quello misurabile con i soldi, abbiamo fatto la scelta di dare un valore alle persone. Quello che offriamo è il servizio tipico del B&B, ma non si paga niente: è sufficiente mettere a disposizione una capacità, un talento o qualcosa che si sa realizzare con le proprie mani. E chi dice che non sa fare nulla non si deve scoraggiare: basta scambiare qualche mail per conoscersi meglio e scovare una qualche capacità inattesa».
Si chiama Villa Villacolle, perché una lunga scala rossa la fa assomigliare alla casa di Pippi Calzelunghe, questo bizzarro e innovativo B&B «no cost» nato quasi per caso in una piccola casa torre del 1600. E il «registro» dei baratti è quanto mai vario e diversificato: si va da una riserva annuale di sapone fatto in casa ad un breve corso di ukulele, passando per il seminario sull’uso della voce, la full immersion di cucina russa e agli esercizi base con l’acquerello.
«Ogni nuovo arrivo è una sorpresa, e per me, Ilaria e nostro figlio Elia che ha 8 anni, è una continua occasione di crescita e di confronto. Anche se non c’è niente di obbligatorio: con alcune famiglie si diventa amici, si cena in compagnia e si va al mare insieme. Con altre persone ci si vede giusto la mattina e ci si saluta la sera. Noi veniamo da un’esperienza di un anno e mezzo passato in un eco villaggio in Scozia, per sperimentare una forma di vita alternativa e basate sull’ecologia e la decrescita felice. Con il baratto non guadagniamo niente in soldi ma guadagniamo molto di più nelle relazioni e nella qualità della vita».
Il sito internet, le reti di turismo sostenibile e il passaparola per ora sono le uniche forme di pubblicità scelte da «Villa Villacolle», ma nonostante questo basso profilo promozionale la stagione 2010 è già tutta esaurita fino ad ottobre. Ma non è solo un segno della crisi. «In giro ci sono sempre più persone che hanno voglia di fare un turismo diverso, più consapevole e più responsabile. Si spende meno perché ci sono meno soldi, ma anche perché si vuole sprecare meno. La sobrietà inizia a fare tendenza: passare una settimana in casa di una famiglia ”pagando” con un corso di francese, con delle lezioni di ricamo o con delle torte fatte in casa è più complicato che passare una settimana in un hotel a pensione completa. Molti ci prendono in giro o ci dicono di aprire gli occhi, pensando che ci siano persone che vogliono approfittare della nostra ”offerta speciale”. Invece il nostro problema è proprio il contrario: la generosità degli ospiti spesso ci travolge, e veniamo ripagati in maniera esagerata. Ci vogliono dare troppo e tanto».
Nessun cartello indica il «B&B&B» a Bosa, ma trovarlo è facile. Basta chiedere e tutti sanno indicare la strada per la casa di questa strana coppia che non vive di turismo, ma usa il turismo per instaurare nuovi legami con le persone. Proponendo anche momenti di festa per il paese, organizzando concerti jazz in strada quando l’ospite è una cantante o distribuendo ai vicini le eccedenze derivanti dal baratto.
«Avere un sogno da regalare», è questa la missione di Villa Villacolle, così come è scritto sul sito. Ma se non si trova posto niente paura, il sogno infatti continua e si allarga. «Noi abbiamo solo una camera che può accogliere al massimo quattro persone. Però siamo contenti di aver contagiato con la nostra sana follia anche altre persone. A poche centinaia di metri due nostri amici hanno appena inaugurato un nuovo ”B&B”. Per loro è un vero lavoro, ma nonostante questo però hanno scelto di riservare una camera al baratto. Credo sia un bellissimo segno e la dimostrazione che l’esperienza dell’ospitalità condivisa sia impagabile».
Ilaria, Alfredo e il figlio Elia si stanno già godendo questa estate «sold out», facendo tesoro di ogni ospite di passaggio. E lasciando anche aperta qualche speranza per chi volesse vivere questa esperienza: per ora posto non c’è, però non si sa mai e assicurano di avvisare quanto prima in caso di qualche defezione dell’ultim’ora. E niente paura: per la prenotazione non occorre nessun baratto anticipato.