Maria Elena Vincenzi, la Repubblica 25/6/2010, 25 giugno 2010
GABBIANI - I
gabbiani attaccano sempre più spesso l’uomo. Qualche giorno fa a Imperia il custode di un cimitero monumentale ha appeso un cartello all’ingresso: «Attenzione, gabbiani aggressivi». I visitatori hanno iniziato a usare il casco per proteggersi. A Grado, in Veneto, un gabbiano ha attaccato un bambino sul passeggino per rubargli la merenda. A Trieste, nella chiesa di Santa Maria Maggiore il parroco si è spaventato per i voli radenti degli uccelli e ha chiesto aiuto alle istituzioni. A Savone una donna è stata beccata sulla testa e ad Albenga e a Laigueglia, sempre in Liguria, l’amministrazione è corsa ai ripari perché i gabbiani deturpavano il paesaggio saccheggiando i cassonetti dell’immondizia. Per gli ornitologi la crescente aggressività è dovuta all’aumento di colonie urbane e all’istinto di difesa dei pulcini, che in questo periodo muovono i primi passi. «Siamo davanti a una vera e propria evoluzione comportamentale. Ci sono esemplari che il mare non lo hanno mai visto e non lo vedranno mai» spiega l’ornitologo Alessandro Montemaggiori.
I gabbiani reali in Italia sono 60mila coppie. Di questi, l’8 per cento vive nelle città. Il primo nido urbano fu avvistato nel 1971 a Roma.