Gian Marco Chiocci Massimo Malpica, Il Giornale 24/6/2010, 24 giugno 2010
L’EDITORE DELL’«UNIT» BRINDAVA CON LA CRICCA
Cin cin con la cricca. L’aveva fatto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, stappando champagne con Angelo Balducci e Fabio De Santis che gli riconsegnavano il Petruzzelli. Non immaginando che un annetto dopo gli uomini del Ros avrebbero sequestrato gli atti di quella ricostruzione «urgente»,sospetta per modalità e personaggi coinvolti. Ora spunta un altro brindisi con Balducci, stavolta dell’ex governatore della Sardegna, Renato Soru.
Il cin cin è per uno dei cantieri aperti nell’isola negli anni scorsi e affidati agli uomini del dipartimento di via della Ferratella in Laterano: quello per il G8 alla Maddalena, poi trasferito all’Aquila. Quelli per il raddoppio della Sassari-Olbia, mai aperti. Quello, rimasto sulla carta, per la realizzazione del museo della cultura nuragica a Cagliari, opera prevista nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E in due di questi lavori, oltre a Soru e Balducci, era impegnato anche Stefano Boeri. Boeriè uno che conta nell’architettura del Belpaese, ma praticamente sconosciuto al grande pubblico.
Ora del suo ruolo si occupano anche gli inquirenti che lavo-rano, traRomaePerugia, alleindagini sui grandi eventi.
A tirare in ballo l’architetto milanese, che nel 2007 corse con Veltroni alle primarie del Pd, è stato un «collega» meno illustre, Angelo Zampolini, l’architetto di Diego Anemone. Alla luce dei suoi interrogatori con i Pm di Perugia, nell’inchiesta sono finiti non solo i già noti appalti per il G8 alla Maddalena (per i quali Boeri era progettista), ma anche, come ha rivelato l’ Unione Sarda , alcuni atti relativi all’inserimento del museo del Betile di Cagliari tra le opere cofinanziate dallo Stato per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A incardinare il ruolo chiave di Boeri per i lavori in Sardegna è proprio una frase messa a verbale da Zampolini: «Fui estromesso da tutti gli incarichi, lavorava Boeri perché era amico di Prodi, Rutelli e Veltroni ». Sembra la rievocazione della «cricca romana», quella battezzata dagli imprenditori Di Nardo e Carducci e dall’architetto Marco Casamonti a proposito dell’appalto per l’auditorium di Firenze, assegnato all’architetto «di Veltroni»Paolo Desideri e all’impresa Sac, molto attivi quando in Campidoglio c’erano Rutelli e Veltroni.
Ma tornando al brindisi dell’inizio, anche con Soru i rapporti di-Boeri erano tutt’altro che cattivi.
Nell’ultimo quinquennio,oltre a lavorare come progettista per il piano del porto e per il G8 alla Maddalena (prima come consulente, chiamato da Soru e Bertolaso, poi incaricato della progettazione dal dipartimento Ferratella), Boeri è stato tra i giurati del concorso per il museo del Betile e componente del comitato scientifico per la stessa opera. Nonché direttore artistico in due edizioni del Festarch, organizzato dalla Regione Sardegna. Boeri è anche direttore della rivista Domus quando, il 7 febbraio del 2007, il magazine incassa 150mila euro dalla Regione Sardegna con una determinazione che spiega lo stanziamento con la necessità di «divulgare a livello internazionale anche gli altri progetti architettonici presentati » proprio per il museo cagliaritano, «vista la rilevanza e il successo del concorso di progettazione per il Betile, vinto dall’architetto Zaha Hadid».
Opera monumentale rimasta sulla carta.Dopo l’aggiudicazione è il vicepremier, e commissario per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Italia unita, Francesco Rutelli, a telefonare a Soru a maggio 2007: il museo del Betile è stato selezionato tra le opere del «grande evento» dei 150 anni di Unità d’Italia. Il finanziamento previsto da parte del governo è di 30 milioni di euro. Per il museo si mette in moto la macchina operativa della Ferratella: il 17 marzo del 2008 Angelo Balducci assegna a Maria Pia Forleo l’incarico di responsabile unico del procedimento per il cantiere. Ed è quest’atto che gli inquirenti hanno sequestrato, infilando, dopo il Petruzzelli di Bari, un altro appalto negli atti dell’inchiesta. Ma dopo le dichiarazioni di Zampolini, gli investigatori vogliono far luce anche sul ruolo avuto da Boeri alla Maddalena. Ruolo già evidenziato dal Ros, che capta una telefonata tra l’architetto Casamonti e Boeri la sera del 31 luglio 2008. C: «Mi ha chiamato una delle ditte che ha vinto le gare al G8 alla Maddalena, che sono quelli che han fatto con noi, sai, il concorso dell’Auditorium di Firenze (...)ci hanno dato l’incarico di fargli una specie di spa per l’albergo... (...)pare che l’abbia progettato un certo Facchini (...) Ma è veramente così brutto? ».B:«Quando vieni ti organizzo un incontro con il sacco lì del Balducci...Così c’è Balducci che è quello poi che ha in mano tutta l’operazione». C: «Ho parlato con Della Giovanpaola, che è una persona in gamba». B: « lui, è lui». C: «Mi ha detto: questi Facchini sono dei cani, non li possiamo mandare via perché sono quelli di Berlusconi. Voi fate i progetti e state sotto tono. Poi ci sarà Balducci a fare in modo che voi facciate questo pezzo». B: «Fantastico... Tieni conto che Soru ha fatto di tutto per farglielo cambiare il progetto (...) Anch’io ho fatto un progetto in segreto, l’ho dato a Soru...».