ADAM POSEN*, la Repubblica 24/6/2010 *L´autore è membro esterno del comitato per la politica monetaria della Banca d´Inghilterra., 24 giugno 2010
IN SPAGNA NON SERVE L´AUSTERIT GRECA
La crisi finanziaria asiatica risale a dodici anni fa. L´Fmi scelse allora un approccio unico per tutti i paesi, nel quale la priorità era l´austerità fiscale. Gli osservatori e l´Fmi stesso sono arrivati alla conclusione che ciò fu un errore. I governi dell´area euro, sotto la pressione di Berlino e di Bruxelles ora stanno ripetendo lo stesso errore.
I politici europei e quelli tedeschi in particolare sono stanchi di sentirsi dire dagli Usa e da altri che imporre la stessa austerità richiesta a Grecia e il Portogallo è un errore, ma i fatti sono i fatti e questo è un errore. L´esperienza della crisi asiatica è pertinente e la volontà dell´Fmi di rivedere la propria posizione dovrebbe essere un esempio da seguire. Nelle raccomandazioni ai paesi e nelle prese di posizione pubbliche conta aver individuato le politiche corrette e non mantenere una coerenza folle. Le economie asiatiche che allora avevano vissuto al di sopra dei propri mezzi poi ne capirono le conseguenze, come oggi Grecia e Portogallo. L´Fmi intervenne nel proprio ruolo primario di finanziatore e nell´elaborazione dei piani di aggiustamento, con un´enfasi sull´austerità in Indonesia e in Thailandia.
L´economia sudcoreana invece era molto più vasta e solida, ma con il diffondersi del panico finanziario finì per trovarsi anch´essa in difficoltà rendendo necessario anche qui l´intervento dell´Fmi. L´austerità però fu spinta troppo oltre e causò effetti recessivi importanti, senza apportare all´economia coreana alcun beneficio, i tassi di interesse scesero con la fine del panico, ma non all´interno di un canale di consolidamento. La contrazione fu più lunga e più profonda di quello che avrebbe potuto esserlo diversamente e i suoi effetti diffusero la crisi finanziaria asiatica in tutto il mondo. Questi sono i fatti. Le misure in un paese dove non occorrevano aggiustamenti tanto drastici causarono molti danni. Nell´affrontare i problemi della Spagna, i governi dell´area euro ora stanno potenzialmente commettendo lo stesso tipo di errore. La Spagna non è la Grecia o il Portogallo; ha fondamentali molto più forti e le sofferenze che le derivano dal panico finanziario sono meno giustificate che nel caso del Portogallo o dell´Irlanda. La volontà del governo spagnolo di rendere pubblici i risultati degli stress test sulle sue banche è una mossa politica apprezzabile e costruttiva - un modo brillante per differenziarsi agli occhi dei mercati con un´azione corretta che potrebbe avere effetti economici positivi. Con questa misura batte in coraggio la Corea del Sud, che invece permise ai problemi delle sue banche di protrarsi.
Se alla Spagna sarà imposta un´austerità eccessiva, il risultato sarà peggiore di quello ottenuto nella Corea del Sud e avrà un impatto internazionale quanto meno altrettanto negativo. La Corea del Sud fu alla fine capace di riprendersi grazie a una svalutazione della valuta e a un´espansione del commercio significative. Questo la Spagna non lo può fare, soprattutto se i suoi principali partner commerciali all´interno dell´area euro ridurranno la propria domanda comprimendo i salari. L´ingiustizia percepita ed effettiva di un tale risultato per l´economia spagnola provocherà un risentimento politico, se non addirittura un aperto conflitto, che supererà le frontiere e questo sarà molto più dannoso per il funzionamento interno dell´unione politica che rispetto alle relazioni con un´istituzione internazionale distante quanto l´Fmi. C´è ancora tempo perché l´area euro impari la lezione sudcoreana ed eviti di ripetere l´errore. L´Fmi lo ha fatto.
(Traduzione di Guiomar Parada)