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 2010  giugno 24 Giovedì calendario

[2 art] TROVATA LA PRIGIONE DI SAN PIETRO- Svolta storica nella ricerca dell’antico carcere Tullianum nel Foro Romano, il sito riconosciuto dalla tradizione cristiana medievale come il luogo di prigionia dell’apostolo Pietro

[2 art] TROVATA LA PRIGIONE DI SAN PIETRO- Svolta storica nella ricerca dell’antico carcere Tullianum nel Foro Romano, il sito riconosciuto dalla tradizione cristiana medievale come il luogo di prigionia dell’apostolo Pietro. Il carcere è stato rintracciato ieri al di sotto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, costruita nel XVI secolo. Il ritrovamento è arrivato alla conclusione di una lunga e complessa campagna di scavi, condotta dalla Soprintendenza speciale archeologica di Roma. Gli archeologi della Soprintendenza hanno potuto in questo modo ricostruire in dettaglio le varie fasi di trasformazione del sito, dall’epoca arcaica a quella paleocristiana, focalizzando l’attenzione sulla conversione del carcere a luogo di culto. Grazie al ritrovamento, gli archeologi possono finalmente avallare il complesso delle testimonianze cristiane legate alla prigionia di San Pietro. Queste le fasi storiche del sito: il primo insediamento, che risale all’età arcaica (VIII-VII secolo a.C.) era utilizzato come luogo di culto legato alla fonte d’acqua sorgiva. Il secondo risale all’età Repubblicana (VI-I secolo a.C.), quando il luogo è stato trasformato in carcere. Si può quindi dire con certezza che La trasformazione definitiva in chiesa è avvenuta in epoca paleocristiana. Particolare interesse rivestono le tracce precise di questa conversione particolarmente rapida in luogo di culto, consistenti anche in frammenti di affreschi che avvalorerebbero la tradizione cristiana del carcere di San Pietro. Alla conclusione degli scavi archeologici, il sito sarà aperto al pubblico. Il progetto dell’Opera Romana pellegrinaggi - che gestisce il sito essendo di proprietà del Vicariato - è quello di inserire il carcere Tulliano nel tour della Roma cristiana. L’apertura è prevista con molta probabilità dai primi di luglio, si sta solo attendendo che venga allestita la grande sala didattica multimediale presso il convento della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami. Il progetto prevede di offrire al pubblico, come introduzione alla visita archeologica, una ricostruzione virtuale dell’intero sito, con la possibilità di ammirare tutte le fasi costruttive del monumento. Stefano Silvestri, Il Tempo 24/6/2010 RICONOSCIUTO IL CARCERE DI SAN PIETRO- La tradizione lo ha sempre affermato, e ora lo confermano anche gli archeologi. Il luogo conosciuto come carcere Tullianum (o carcere Mamertino, come fu ribattezzato nel Medio Evo) è stato effettivamente un carcere. E dunque, con ogni probabilità, è qui che fu detenuto l’apostolo Pietro prima della sua morte. Al termine di una lunga campagna di scavi condotta dalla Soprintendenza speciale archeologica di Roma, pare si sia trovato un riscontro concreto di quanto tramandato come leggenda. Nel Foro romano, nei sotterranei della chiesa di San Giuseppe dei falegnami, sono state ricostruite nel dettaglio le varie fasi di trasformazione del sito. Il carcere Tullianum deve il suo nome a Servio Tullio, il sesto re di Roma. Ma secondo la testimonianza dello storico Tito Livio, la sua fondazione sarebbe ancora precedente, poiché risalirebbe addirittura al quarto re Anco Marzio. Si tratta in ogni caso del primo carcere romano. La complessa stratigrafia del luogo è stata oggi riletta dagli archeologi. Il primo insediamento, che risale all’età arcaica, non sarebbe stato un penitenziario, bensì un luogo di culto legato alla fonte d’acqua sorgiva. L’adattamento a centro di reclusione sarebbe invece da collocare nell’età Repubblicana. Infine il successivo ritorno alla funzione religiosa, questa volta come chiesa cristiana, sarebbe avvenuto in epoca paleocristiana. L’aspetto più interessante per gli archeologi è l’individuazione delle tracce precise di questa conversione («particolarmente rapida» secondo gli archeologi) in luogo di culto, che avvalorerebbero la tradizione cristiana del carcere di San Pietro. Fra gli elementi di prova ci sarebbero anche alcuni frammenti di affreschi. Alla conclusione degli scavi archeologici, il carcere sarà riaperto al pubblico, probabilmente dai primi di luglio. Il Messagero, 24/6/2010