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 2010  giugno 24 Giovedì calendario

COLD CASE/3

Anna Fallarino e il giovane amante, Massimo Minorenti, uccisi il 30 agosto 1970 a Roma dal marito di lei, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, subitamente suicidatosi. Si è sempre creduto fosse un dramma di gelosia. Recentemente un’amica della donna, Maria Teresa Fiumanò, ha reso pubblica una lettera che la Fallarino le consegnò prima di morire, con l’invito ad aprirla solo se fosse successo «qualcosa di veramente importante». Dalla missiva si apprende di un ricatto ordito dalla Fallarino, in combutta col Minorenti, contro il marchese: «Camillo mi dice che il suo amore si sublima quando mi vede scopare con altri, uomini o donne che siano purché sia lui a sceglierli, e io sono stanca, stanca, stanca [...]. Avevo già provato, qualche tempo fa, a dirgli che se non la smetteva intendevo lasciarlo, e lui mi ha risposto che me ne sarei dovuta andare via da casa sua nuda e cruda come mi aveva presa. Io però non intendo ridiventare povera. Come si fa a vivere se non si possiede niente? [...]. Lo ricatterò, lo minaccerò di rivelare le sue perversioni pubblicamente con il testimone che mi sono trovata» (Mariella Boerci, Vanity Fair 16/6).