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 2010  giugno 24 Giovedì calendario

Notizie che mi hanno impressionato sui giornali di oggi (24/6/2010) Panebianco sulla Lega, la Padania, l’unità nazionale ecc (CdS)

Notizie che mi hanno impressionato sui giornali di oggi (24/6/2010) Panebianco sulla Lega, la Padania, l’unità nazionale ecc (CdS).: «Le nazioni sono tutte, storicamente, comunità ”inventate”. Esistono o non esistono a seconda di quanti credono, o non credono, nella loro esistenza. Quando si scatena una competizione fra simboli e controsimboli non si può sapere come andrà a finire […] Se la Padania (ancora) non esiste, che cosa fa scricchiolare l’unità nazionale? Il fatto che arrivino al pettine i nodi di un fallimento storico, dell’incapacità delle classi dirigenti di risolvere il problema del Sud. Non si può avere una «questione meridionale» che duri ininterrottamente per centocinquanta anni senza che, alla fine, ciò comporti gravi conseguenze politiche. Rispetto a ciò, la Lega è un effetto (il più appariscente), non una causa […] Ne discende una logica conseguenza: è del Sud che ci si deve occupare. Perché se non si creano, e in fretta, le condizioni per uno sviluppo autonomo del Sud, saranno guai. Qui ci si scontra però con l’abulia delle classi dirigenti meridionali. Nelle regioni più disastrate non è in atto alcun piano di bonifica radicale delle istituzioni, niente che lasci intravedere una reale disponibilità amutare comportamenti e abitudini. Nessuno crede che i servizi pubblici al Sud cesseranno, a breve, di essere scadenti e molto più costosi che in Lombardia o in Emilia, che tante scuole e Università del Sud smetteranno di distruggere capitale umano anziché crearlo o che le amministrazioni locali, con la loro inefficienza, cesseranno di frenare lo sviluppo […]» Su Pomigliano: Sacconi sostiene che il referendum è stato una vittoria per il fronte del sì e propone di non tassare una parte del salario degli operai di Pomigliano: ««Con l’accordo che prevede turni di notte e straordinari, un operaio di terzo livello finirà per prendere circa 3.200 euro lordi in più in media ogni anno. Il governo valuterà quale parte di questo salario aggiuntivo potrà essere oggetto di detassazione e decontribuzione, secondo quella linea di incentivazione del salario aziendale già adottata da tempo e ora allargata ai redditi fino a 40 mila euro» (a Enrico Marro del Corriere). La Stampa preme per un intervento dello Stato. La Spina, editoriale in prima: «Dal confronto negoziale non può estraniarsi, infine, come semplice spettatore o, peggio, come tifoso, uno degli interlocutori di una partita il cui risultato sarà determinante per l’Italia, la politica. Se la produttività del nostro sistema industriale è la vera e profonda causa del mancato nostro sviluppo negli ultimi quindici anni, la vicenda di Pomigliano tocca la responsabilità dell’intera classe dirigente del Paese. giusto che ognuno faccia la sua parte, senza pressioni indebite. Ma il tentativo di passare agli altri il cerino acceso, per evitare di bruciarsi, è fin troppo evidente». Repubblica è per la riapertura della trattativa. Ezio Mauro: « vero che Marchionne vive nel Dopo Cristo, e questo gli ha consentito di ribaltare una società fallita, ma è anche vero che lui e i suoi uomini non possono ignorare che l´Italia non è per la Fiat un Paese qualsiasi, anche considerando quanto lo Stato ha fatto per Torino». «Tolstoj iniziò a scrivere Guerra e pace a 34 anni, Flaubert Madame Bovary a 29 anni (e la finì a 34), Mann pubblicò i Buddenbrook a 24 anni, Joyce l’Ulisse nei suoi trenta, Kafka la Metamorfosi a 29, Proust avviò la Recherche a 37. Negli Stati Uniti Moby Dick uscì che Melville aveva 32 anni, Il Grande Gatsby, Il sole sorge ancora e L’urlo e il furore quando, rispettivamente, Scott Fitzgerald aveva 28 anni, Hemingway 27 e Faulkner 32. Mailer era appena 25enne all’epoca de Il nudo e il morto e Roth ( Goodbye Columbus) solo un anno più «vecchio». vero, Virginia Woolf esordì dopo i 40 ed Henry James 60enne, ma si tratta di eccezioni: «Gli scrittori non sono come studiosi ma come atleti: dopo i 30 anni mettono su pancia!» (Updike). Se guardiamo alle patrie lettere, di fronte a un Gadda che esordì nella piena maturità, occorre ricordare almeno il Moravia 21enne degli Indifferenti, il Calvino 24enne dei Sentieri dei nidi di ragno, la Morante 36enne di Menzogna e sortilegio. E anche recentemente spesso l’opera prima di un autore è stata la sua cosa migliore» (Filippo La Porta, CdS) «Comunque vada il match con la Slovacchia, c’è un’Italia che cresce: il labbro superiore di Paola Ferrari da inizio Mondiali è aumentato di almeno due atmosfere» (Luca Bottura, CdS) «Lippi ”La Repubblica Ceca è una squadra pericolosa, con una buona punta e bravi centrocampisti”. Sì, però noi giochiamo con la Slovacchia» (Luca Bottura, CdS) • Dati sul match Isner-Mahut, in corso a Wimbledon, cominciato lunedì e non ancora finito (stanno 59 a 59 al quinto set, continuano oggi): «163 game totali, 192 ace (98 di Isner, 94 di Mahut), 109 errori non forzati (53 più 56), 651 colpi vincenti (333 più 318), 881 punti giocati (612 solo nel quinto), polverizzati sia il precedente record di durata in uno Slam (6 ore e 33’, Santoro-Clement 6-4, 6-3, 6-7, 3-6, 16-14 al Roland Garros 2004) che il primato di game giocati aWimbledon (Gonzales-Pasarell 22-24, 1-6, 16-14, 6-3, 11-9 nel 1969)» (Arianna Ravelli, CdS) • «…John Isner, n.19 del mondo, americano, il secondo tennista più alto del circuito (206 centimetri, contro i 207 di Ivo Karlovic) e il francese Nicolas Mahut, n.169, un recidivo che nelle qualificazioni era già sopravvissuto ad un terzo set chiuso 24-22 contro l’inglese Bogdanovich… registi e produttori della Bbc meditavano di abbatterli a fucilate» (Stefano Semeraro sulla Stampa). • Gianni Clerici su Repubblica: «Paradossalmente un risultato come quello odierno è giunto quarantacinque anni dopo la nascita del tie-break, il sistema inventato dal mio povero amico Jimmy Van Alen onde abbreviare partite interminabili, soprattutto sull´erba, la superficie sulla quale, in quei tempi, si giocavano tutti gli Slam eccettuato il Roland Garros. Il VASSS, e cioè Val Alen Simplified Scoring System, fu adottato nel ”65 per il torneo di Newport, e poi applicato nello US Open, anche per il quinto set. Gli altri Slam, e cioè Australia, Francia e Wimbledon, continuarono invece ad evitarne l´attuazione nel set finale, favorendo quindi un risultato apocalittico come quello odierno. Un risultato che resterà negli annali, così come quello tra Gonzales e Pasarell, nonostante la mediocrità della partita. Ma spesso la storia è noiosa. Alberto di Monaco ha sempre detto che sua moglie deve assomigliare a sua mamma Grace Kelly, e infatti la fidanzata attuale, Charlène Lynette Wittstock, ex nuotatrice olimpica del Sudafrica, è bionda, ha «un sorriso generoso e uno sguardo di ghiaccio». Lui ha 52 anni, lei 30 anni di meno (Pierangelo Sapegno, La Stampa) Lettera alla Stampa di Bruno La Quercia, 40 anni, lavoratore milanese. «La cena al buio a cui ho partecipato io, in un hotel sul lago Maggiore, non era patrocinata dall’Unione italiana ciechi come quella descritta nell’articolo pubblicato ieri. Era una semplice cena ludica pur organizzata con tutti i crismi e presentata come un «viaggio nei sapori alla scoperta della multisensorialità del cibo». Ebbene, sarà stata pure multisensoriale ma a me non è piaciuta affatto.
Spogliato di ogni orpello luminescente (cellulare, orologio ecc.), mi sono ritrovato seduto al tavolo imbandito assieme ad amici e illustri sconosciuti. Pronti-via, versarsi da bere è stata subito un’impresa. Un’impresa trovare la bottiglia, un’impresa centrare il bicchiere e sapere quando fermarsi senza rovesciare. Un’impresa usare le posate. Ma perché usarle poi, se non si vede cosa infilzare e cosa tagliare? Puoi annusare il cibo, certo, ma allora se l’esperienza sensoriale è volutamente ribaltata, perché non mangiare direttamente con le mani? In mancanza della vista ne guadagnerebbe il tatto, e il percorso sensoriale, non mediato da coltello e forchetta, sarebbe più completo. 
Il gusto: non ho trovato sostanziali differenze, anzi. Forse le pietanze erano ordinarie, forse ero io prevenuto, chi lo sa, ma trovo che il cibo, come il vino, i vedenti siano abituati a gustarlo anche con gli occhi. E non è vero che se viene meno uno dei cinque sensi si acuiscano in automatico gli altri quattro. Per lo meno, a me, assuefatto a 40 anni di immagini, il meccanismo di compensazione non è scattato. Al venir meno di un senso ha perso di valore - e sapore - tutto l’insieme.
Unico fattore positivo: la potenzialità comunicativa della cena al buio. Con l’oscurità cadono barriere, formalità, inibizioni. più facile imbastire conoscenze, approfondire rapporti. Un mio amico ha pure avuto una lunga storia con la vicina di tavolo di quella cena. Un vero appuntamento al buio, insomma. Ma se gli chiedi cos’ha mangiato quella sera, buio totale» «Siccome lo sport vive anche di veleni, appena gli Stati Uniti hanno segnato il gol che ha eliminato la Slovenia a tempo scaduto sono cominciate le voci sull’imbroglio. Suffragate da nulla o quasi, come accade spesso in queste occasioni, ma comunque vorticosamente liberate. La teoria sarebbe questa. Le due partite, Slovenia-Inghilterra e Stati Uniti-Algeria, non sono cominciate esattamente in contemporanea. O comunque, alla fine, c’è stato uno sfasamento di qualche minuto. Il recupero di Stati Uniti-Algeria è durato di più, consentendo alle due squadre di sapere come era andato a finire l’incontro fra Slovenia e Inghilterra. Una volta conosciuta la vittoria della Nazionale dei tre leoni, l’Algeria ha capito che non aveva più alcuna possibilità matematica di qualificarsi. Quindi avrebbe deciso di lasciar passare gli americani, in cambio di qualche imprecisato favore di tipo calcistico, economico o politico. Ora il gol di Donovan a tempo scaduto è stato abbastanza rocambolesco, da portare a escludere che sia stato un regalo. Peraltro gli Stati Uniti avevano avuto altre occasioni durante la partita, e non sarebbe stato uno scandalo se avessero vinto. Inoltre non è facile capire cosa potrebbe volere Algeri da Washington, e soprattutto perché la geopolitica americana dovrebbe decidere tutto a un tratto di farsi dettare le mosse dal risultato di una gara ai Mondiali di calcio. Comunque le voci, tra la delusione dei giocatori sloveni che erano già andati a festeggiare la qualificazione sotto la tribuna dei loro tifosi e quella degli inglesi che speravano di finire al primo posto nel girone, sono arrivate fino alla conferenza stampa di Capello. Ma Sir Fabio, interrogato sul gol americano e sui dubbi che ha suscitato, ha scelto di fare il signore: ”Non l’ho visto, quindi non posso giudicare”» (La Stampa). Mentana da luglio dirigerà il tg de La7, sarà in video, gli era stata offerta la direzione del Tg3 e ha chiesto voto unanimità del CdA e assenso della redazione («condizioni tombali»), Piroso dovrebbe passare a Mediaset e condurre Matrix (da un’intervista a Goffredo De Marchis di Repubblica) Boltanski, che domani inaugura a Milano l’ultima sua opera, una collina di vestiti mossa da una pala meccanica: «Sto preparando un progetto per la prossima Biennale di Venezia in cui vorrei interrogarmi sulla casualità della vita… Nella Vita di CB, alcune telecamere registreranno ininterrottamente tutto ciò che avviene nel mio atelier fino al giorno della mia morte. Le registrazioni saranno conservate in una fondazione in Tasmania, dove potranno essere utilizzate solo dopo la mia scomparsa. Ho venduto la nuda proprietà degli ultimi anni della mia vita… Negli Archivi del cuore, che si trovano nell´isola giapponese di Teshima, ho invece raccolto migliaia di registrazioni di battiti cardiaci. In futuro sarà possibile ascoltare il cuore di qualcuno che non c´è più, e riflettere sul confine tra la vita e la morte e sulle tracce che lasciamo» (a Repubblica) Sulle tribune dei mondiali s’è visto anche un abito a forma di supposta (Repubblica)