varie, 23 giugno 2010
PALLINATO MATRIMONIO CASSANO
Sabato 19 giugno l’attaccante della Sampdoria Antonio Cassano, 27 anni, ha sposato Carolina Marcialis, diciannovenne stellina della pallanuoto genovese conosciuta due anni fa in una pizzeria di Nervi. Nozze concelebrate da don Fortunato, il rettore del collegio degli Emiliani, e da don Alessandro, parroco di Portofino, nella chiesa del Divo Martino di Portofino, con una trentina di guardie del corpo a reggere ombrellini bianchi per proteggere la coppia dai flash dei fotografi. L’esclusiva del matrimonio è stata venduta a un settimanale per oltre 300mila euro si è svolta nella ex Abbazia della Cervara.
Carolina, attaccante della Diavolina Nervi, figlia di un medico genovese, è «la donna che gli ha cambiato la vita facendogli bruciare, tre anni fa, l’agendina con le sue 600 conquiste femminili» (Alessandra Pieracci, La Stampa 20/6).
«E chi è? Batman? (totti su Cassano che dice d’avere avuto 600 donne) (Giancarlo Dotto, La Stampa 6/2/2009).
La data delle nozze Marcialis-Cassano era stata fissata a novembre perché «in fondo lui lo sapeva da allora che Lippi non l’avrebbe mai chiamato» (Massimo Calandri, la Repubblica 20/6).
Il 19 giugno è il giorno in cui, cinque anni fa, si sposarono Francesco Totti e Ilary Blasi. All’ultimo minuto la coppia ha dovuto cambiare chiesa: quella prescelta era stata già prenotata da un muratore che non ha voluto spostare le sue nozze nonostante la richiesta di Cassano (Corriere.it 8/6; Corriere della Sera 11/6).
La lista nozze nel negozio Radif, a Genova (lo stesso scelto da Sergio Cofferati per la sua lista nozze, ndr) si poteva consultare anche via Internet: c’erano servizi di posate, bicchieri, piatti, batterie di pentole, attrezzi per la cucina ecc. Le bomboniere sono state scelte dalla mamma di lui: in vetro verde e oro, firmate Carlo Pignatelli (Corriere.it 8/6; Corriere della Sera 11/6).
Cerimonia e festa successiva erano blindate. Niente chiesa dell’Abbazia per il matrimonio perché dopo le intemperanze dell’inglese Rooney, con foto inopportune, ora serve un permesso speciale del Vaticano per potersi sposare lì (Alessandra Pieracci, La Stampa 20/6).
Il servizio d’ordine, discreto ma robusto, è stato affidato da un ex ufficiale dell’esercito iraniano, veterano della guerra Iran-Iraq, amico fraterno di Fabrizio Quattrocchi (Massimo Calandri, la Repubblica 20/6). Gli invitati, 160, sono arrivati da Santa Margherita grazie a un servizio navetta, lo sposo ha raggiunto la chiesa alle 16.30 assieme alla mamma Giovanna a bordo della sua Audi Q 5 con i vetri oscurati, la sposa poco dopo le 17 a bordo di una Mercedes grigia.
Testimoni di Carolina il fratello Daniel e una cugina, Antonio ha scelto l’amico Mimmo (Domenico Giordano), il pizzaiolo che gli regalava la pizza da piccolo, Nicola (Marulli) il cammello, chiamato così dagli amici perché mangia e beve in continuazione (Alessandra Pieracci, La Stampa 20/6), e il cugino Rosario (Massimo Calandri, la Repubblica 20/6). I tre c’erano anche venerdì sera al morigeratissimo addio al celibato in un ristorante di Santa Margherita, 15 ospiti e tutti a letto un’ora prima della mezzanotte.
Pochi giorni prima delle nozze il calciatore aveva smentito che anche il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, gli avrebbe fatto da testimone: «Garrone è stato uno dei primi invitati – aveva detto in un’intervista a Telenord - ma non sarà il mio testimone perché ho già tre amici in questa veste. Sarà comunque in prima fila, non proprio vicino a me ma insieme alla mia famiglia e ne sono contentissimo. L’invito? L’ho già spedito da tanto tempo» (repubblica.it 3/6).
Nessun charter è arrivato da Bari per portare a Portofino gli amici di un tempo: «Sei di numero, i tre amici del cuore che hanno fatto da testimoni (una scelta fortemente simbolica, quasi a dire: con voi ho sofferto e stretto i denti, voi non mi avete scelto perché sono Cassano ma perché sono Antonio), la sorella di mamma Giovanna, un cugino con la moglie. Punto e basta» (Gazzetta del Mezzogiorno 21/6).
Pietro Accardi, il solo calciatore presente, insieme a Nicola Pozzi, coi mocassini senza calze e bretelle penzoloni (Massimo Calandri, la Repubblica 20/6). Garrone, patron della Sampdoria, impeccabile in abito scuro e cravatta rossa. A Carolina e Antonio Garrone ha regalato «un servizio di piatti firmati dal pittore Raimondo Sirotti. «La decorzione? Io che tengo Antonio, con le sue scarpette rosse, sulle ginocchia e lo sculaccio. Ho fatto anche aggiungere la frase: qualche sculacciata ti fa bene. Gli è piaciuto moltissimo» (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6). Invitato anche il suo primo allenatore di Cassano al Bari, Eugenio Fascetti (gli ha regalato una sveglia, in ricordo di quando era un dormiglione) (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6) e l’allenatore Gigi Del Neri.
I due sposi hanno recitato la formula di rito senza nemmeno doverla leggere, scambiandosi due fedi tradizionalissime d’oro giallo portate da una bimba dall’abito panna e oro. Altre due bimbe in panna e rosa pallido reggevano lo strascico della sposa (Alessandra Pieracci, La Stampa 20/6).
Al momento dell’eucarestia Carolina non si è inginocchiata ma è rimasta in piedi, accanto ad Antonio. Erika Dellacasa: «Un particolare che forse pochi invitati hanno notato. il segnale che quello concelebrato da don Fortunato e da don Alessandro è stato un matrimonio misto. Fra un credente, Carolina, e un non credente. I due sposi sono rimasti in piedi, insieme, al momento della Comunione per non sottolineare quella diversità fra chi si sarebbe comunicato e chi no» (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6).
«Io non sono credente ma anche se non credo in Dio rispetto chi ci crede. In chiesa non ci sono mai andato, ma ho portato a lungo al collo un’immagine di Padre Pio. Non penso che ci sia contraddizione» (Antonio Cassano nel libro Dico tutto e se fa caldo gioco all’ombra, Rizzoli 2008). Cassano è stato battezzato e ha fatto la prima comunione (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6).
Per contrarre questo tipo di matrimonio la parte cattolica deve ottenere la dispensa da parte del vescovo. La procedura da rispettare è stabilita dalla Conferenza episcopale del luogo. Luigi Accattoli: «La Cei ha previsto una richiesta di dispensa che i due futuri sposi devono sottoscrivere congiuntamente e dalla quale deve risultare che "la parte non cattolica" è "realmente consapevole" degli obblighi della parte cattolica e "non esclude" nessuna delle "proprietà" essenziali del matrimonio com’è concepito cattolicamente: cioè unico, indissolubile e fecondo (vale a dire aperto alla vita: non viene esclusa la possibilità di avere dei figli) (Luigi Accattoli, Corriere della Sera 20/6).
In Italia è celebrato così un matrimonio su dieci (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6).
Antonio indossava abito blu, gilet e cravatta argento, orecchino di diamante (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6).
«Posso fare a meno di tutto, ma non dei miei orecchini. come per Sansone con i capelli» (Antonio Cassano, Le mattine non servono a niente, Rizzoli 2009).
Carolina era fasciata in una creazione di Andrea Odicini. Alessandra Pieracci: «Scelto otto mesi fa, l’abito in gazar panna lungo e linare davanti, con scollatura a barchetta sottolineata da perle e ricami d’argento, mezze maniche pudiche, si apriva sulla schiena in una scollatura abissale, fino a una rosa da cui si allargava lo strascico di due metri. Bouquet di rose bianche, orchidee e fiorellini, ”velo da sposa” a ornare l’ingresso dalla chiesa. In azzurro tuareg la mamma di lei, in grigio metallo aderente la mamma di lui» (Alessandra Pieracci, La Stampa 20/6)
Alle 17.28 un applauso ha accompagnato il sì di Antonio e Carolina. Quando la mamma dell’attaccante della Sampdoria è uscita dalla chiesa, raggiante in voile grigio argento, ha guardato la piccola folla che si era radunata sulla strada e ha gridato: «Io amo il popolo». (Erika Della Casa, Corriere della Sera 20/6).
Il ricevimento si è svolto nel suggestivo scenario dell’abbazia della Cervara, a due passi dalla villa Bonomi- Bolchini di Silvio Berlusconi. Torta barese, metà campo di calcio e metà piscina di pallanuoto (Massimo Calandri, la Repubblica 20/6).
Antonio e Carolina sono partiti per il viaggio di nozze il 21 giugno. Destinazione: Polinesia e Isole Figi. Il ritorno in Italia è previsto per la sera del 6 luglio, data scelta anche per il ritrovo della Samp. Cassano ha avuto un permesso speciale: si aggregherà alla squadra in tempo per la partenza per Moena, in programma la mattina del 10 luglio (Ansa.it 20/6).