Annamaria Piacentini, Libero 23/6/2010, 23 giugno 2010
Catherine Spaak, che il 25 giugno tornerà al cinema nel film ”Alice” di Oreste Crisostomi, fa meditazione e crede da sempre «in qualcosa che va oltre la vita»: «Anni fa abitavo a Piazza di Spagna e una notte nel mio appartamento ho visto una mano che insistentemente graffiava le tende di velluto rosso
Catherine Spaak, che il 25 giugno tornerà al cinema nel film ”Alice” di Oreste Crisostomi, fa meditazione e crede da sempre «in qualcosa che va oltre la vita»: «Anni fa abitavo a Piazza di Spagna e una notte nel mio appartamento ho visto una mano che insistentemente graffiava le tende di velluto rosso. Ne sono rimasta sconvolta e ho cercato di sapere chi ci aveva vissuto. Era stata una giovane donna che poi si era suicidata. Non ho avuto paura, ma mi sono trasferita in un casale della Sabina dove coltivo i fiori e cerco di essere me stessa».