Bcas, il Giornale 18/6/2010, 18 giugno 2010
Petrov Lybentasev, 40 anni, e sua figlia Tedorka Lybenovataseva, 18. Origini bulgare, in Italia da irregolari, vivevano in condizioni di totale degrado in un casolare abbandonato nelle campagne di San Ferdinando di Puglia
Petrov Lybentasev, 40 anni, e sua figlia Tedorka Lybenovataseva, 18. Origini bulgare, in Italia da irregolari, vivevano in condizioni di totale degrado in un casolare abbandonato nelle campagne di San Ferdinando di Puglia. L’altra notte nel loro rifugio piombarono tre connazionale che, forse per vecchi conti in sospeso, forse per sfrattarli, forse per violentare la ragazza, massacrarono il Lybentasev a calci, pugni e bastonate, quindi gli sfondarono il cranio con un masso di tufo facendogli cadere di bocca la dentiera, e infine gettarono la salma in un pozzo profondo quattro metri. Poi se la presero con la Lybenovataseva: dopo averla probabilmente stuprata, sfondarono il cranio a pietrate pure a lei e la lasciarono in terra sfigurata. Verso le 22.15 di martedì 22 giugno in un casolare abbandonato nelle campagne di San Ferdinando di Puglia.