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 2010  giugno 22 Martedì calendario

RINALDI Claudio

• Ingegnere. Già Commissario per i Mondiali di nuoto di Roma 2009, nel 2010 i pm di Perugia ne chiesero invano l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione nei grandi appalti pubblici (vedi ANEMONE Diego, BALDUCCI Guido, DE SANTIS Fabio, DELLA GIOVAMPAOLA Massimo, GAZZANI Stefano, ZAMPOLINI Angelo) • «Il riciclaggio delle presunte tangenti pagate dall’imprenditore Diego Anemone all’ex commissario per le opere dei Mondiali di nuoto, Claudio Rinaldi, avveniva nelle banche del Lussemburgo e di San Marino. Denaro, per oltre due milioni di euro, che Rinaldi gestiva attraverso l’anziana madre, Mimma Giordani. La ”prova” del passaggio di denaro emerge dalla rogatoria della Procura di San Marino avanzata ai colleghi di Perugia che a loro volta avevano fatto un’analoga richiesta nei confronti della piccola Repubblica. […] Nella rogatoria il giudice inquirente di San Marino, Rita Vannucci segnala i due conti ”accesi” presso alcune banche sanmarinesi da parte di Claudio Rinaldi e della madre Mimma ”i quali allo scopo di ostacolare l’accertamento della provenienza - scrive il magistrato del Titano - accendevano i descritti mandati fiduciari finalizzati alla gestione della liquidità... che è verosimile supporre provenire da attività illecita”. L’indagine per riciclaggio era stata avviata […] dall’Aif (l’organo competente alla prevenzione e vigilanza del riciclaggio) dalla quale risulta che la madre di Rinaldi si era sempre presentata presso la sede della fiduciaria sanmarinese accompagnata dal figlio. ”La signora Mimma Giordani dichiarava di essere pensionata e che i fondi oggetto del mandato - scrive il magistrato - derivavano dal risparmio personale e, infine che la stessa era ”titolare effettivo’ del rapporto”. I carabinieri del Ros che hanno svolto l’inchiesta avevano scoperto che Rinaldi aveva trasferito all’estero ingenti somme di denaro attraverso una telefonata intercettata tra Diego Anemone ed il suo autista che stava accompagnando a San Marino la signora Giordani. Da quella telefonata è partita un’altra indagine finanziaria che ha portato alla scoperta non soltanto dei conti di Rinaldi, ma anche di quelli di Balducci. I magistrati di San Marino rilevano inoltre che alcune operazioni finanziarie per conto di Rinaldi venivano effettuate dal commercialista Stefano Gazzani, anche lui indagato, che si occupava anche della contabilità delle società di Diego Anemone […]» (Francesco Viviano, ”la Repubblica” 19/6/2010).