Alessandro Graziani, Il Sole-24 Ore 22/6/2010;, 22 giugno 2010
COMPAGNIA SAN PAOLO SCEGLIE SUOR GIULIANA
La Compagnia San Paolo
elegge Angelina Galli, più nota come Suor Giuliana, alla vicepresidenza del comitato di gestione della Fondazione, ma l’ente non riesce a ritrovare l’unità. Stavolta, l’occasione di divisione interna non è stata sul nome della candidatura di Suor Giuliana (poi eletta a larga maggioranza) ma di tipo procedurale. Dimostrando, ancora una volta, la scarsa armonia tra il presidente della Compagnia Angelo Benessia e la maggioranza dei consiglieri.
La riunione di ieri, infatti, secondo la ricostruzione di alcuni consiglieri, è partita male perchè Benessia ha messo ai voti subito, all’inizio del consiglio, la proposta unica di nominare suor Giuliana sia nel comitato di gestione sia alla vicepresidenza. Aggiungendo che la candidatura era conseguenza della sintesi effettuata dal presidente. A questo punto, qualche consigliere ha lamentato l’assenza di dibattito e, soprattutto, il mancato riconoscimento della paternità della nomina di Suor Giuliana allamaggioranza dell’ente che negli ultimi mesi si è opposta a Benessia. Proprio per sollecitare un dibattito interno, il rappresentante della Provincia di Torino, Daniele Ciravegna (uno dei 13 oppositori di Benessia e sostenitori di Suor Giuliana), ha allora presentato la propria autocandidatura. Nella prima votazione ci sono stati quindi 9 voti a favore di suor Giuliana e alcune schede bianche. Mancando la maggioranza assoluta, il voto non era valido.
A questo punto i consiglieri di gestione, compreso Benessia, sono usciti dalla sala e il consiglio generale ha discusso informalmente per poco più di un’ora su come procedere. Solo due consiglieri, secondo quanto si apprende, avrebbero voluto un rinvio della riunione. Per facilitare la discussione suor Giuliana ha ritirato la propria candidatura, subito però riproposta dalla maggioranza guidata dai consiglieri Ambrosini, Mezzalama, Dal Poz. Ciravegna ha quindi ritirato l’autocandidatura e, con voto segreto, suor Giuliana è stata eletta (con voto segreto) alla vicepresidenza del comitato di gestione della Compagnia con 14 voti a favore. Maggioranza ampia, se si considera che il plenum della Compagnia è di 21 (cui si aggiunge il presidente, senza diritto di voto) ma i presenti erano 20 dopo le dimissioni confermate di Bruno Manghi.
Se si considera che, come conferma con certezza chi la conosce, Suor Giuliana ha votato scheda bianca, i voti disponibili erano 19, la nomina con 14 voti rappresenta una maggioranza molto ampia che dà forza al mandato ricevuto dalla religiosa.
Con la nomina di Suor Giuliana, si ricompone così il plenum del consiglio di gestione della Compagnia San Paolo dopo l’uscita di Elsa Fornero,diventata vicepresidente del consiglio di sorveglianza della partecipata (9,8%) Intesa Sanpaolo. E si chiude anche una lunga fase di scontro interno, iniziata lo scorso autunno quando era partita la dialettica interna alla Compagnia per il rinnovo del vertice di Intesa Sanpaolo . Con Benessia che, in sintonia con il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, puntava sull’ex Ministro dell’Economia Domenico Siniscalco. E l’opposizione interna, guidata proprio dalla Fornero in seno al comitato di gestione, che invece puntava su Andrea Beltratti.La mancanza dell’unanimità, che riflette una persistente spaccatura in Compagnia, aveva portato Siniscalco a ritirare la propria candidatura. E spalancato la strada a Beltratti, che poi è stato nominato presidente del cdg di Intesa Sanpaolo con l’assenso unanime delle altre Fondazioni azioniste della banca.
Per completare il reintegro degli organi della Compagnia San Paolo, resta ora l’indicazione da parte del Comune di Torino dei due consiglieri generali che sostituiranno Suor Giuliana (passata al comitato di gestione) e del dimissionario Manghi. Due nomine che spettano al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il cui mandato scade nella prossima primavera. Si vedrà se le nomine saranno l’occasione per un arrocco in Fondazione del centrosinistra o se Chiamparino intenderà gettare un "ponte" verso la Lega, che da poche settimane ha espugnato la guida della regione Piemonte. Ieri il neo-presidente della Regione Roberto Cota ha detto di «voler cambiare il modo di rapportarsi della politica rispetto alle fondazioni bancarie». Una nuova era, quella auspicata da Cota, in parte già cominciata. «Il piano lavoro che si inserisce in un progetto per il rilancio della competitività del Piemonte, che presenteremo in settembre- ottobre sarà il vero banco di prova per le fondazioni ». Quanto alla presenza di uomini espressione della nuova giunta all’interno degli organi di governo delle fondazioni bancarie, Cota ammette «sì, il tema c’è. Ad esempio, la Regione ha un solo rappresentante in Compagnia Sanpaolo. un po’ poco ma lo dicono anche loro. Vedremo».