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 2010  giugno 20 Domenica calendario

IL SINDACO PAGA I DRINK AI RAGAZZI SOTTO ESAME IL PD FA UN PUTIFERIO

Il popolo della movida veneta ha coniato perfino uno slogan: «I fighetti con la Sprite, i poareti con lo spritz». E i maturandi di Mogliano Veneto? «Con un po’ di tutto: aranciata, coca-cola ma anche, e ci mancherebbe, spritz e prosecco», spiega il sindaco leghista della città Giovanni Azzolini. «Non sapevo che lo spritz fosse di destra e l’acqua minerale di sinistra», chiosa ironico l’assessore all’Istruzione, Alessandro Gosetto. Eppure, a voler semplificare, la polemica scoppiata a Mogliano, comune di 28 mila abitanti nel cuore di quella Marca Trevigiana che sforna ottimi prosecchi, si potrebbe mettere proprio così. Una settimana fa l’assessore Gosetto, insieme al collega Giorgio Copparoni, ha mandato una lettera ai quasi 200 ragazzi della città impegnati da martedì prossimo nell’esame di maturità per invitarli a «una bicchierata insieme di buon auspicio», come recita il depliant dell’iniziativa ribattezzata, forse in ossequio alla canzone di Venditti, «Note prima degli esami». Apriti cielo. « solo l’ultima di una ben nota serie di sparate leghiste che cercano il consenso attraverso le iniziative pro alcol», ha tuonato in una nota il consigliere regionale del Pd, Diego Bottacin. Nel mirino proprio il sindaco Azzolini: «Non sapendo più cosa inventarsi per farsi pubblicità», ha detto Bottacin, «invita tutti gli studenti delle scuole ad una megabevuta a spese del Comune». La replica del primo cittadino non si è fatta attendere: «Questa sinistra non sa più dove aggrapparsi», ha spiegato il primo cittadino, «si tratta di gente prevenuta nei confronti dei sindaci della Lega che non perde occasione per dipingerci tutti come promotori dell’alcol».
Per carità, il problema dell’abuso di bevande alcoliche tra i giovani esiste eccome. L’ulti-
mo allarme in merito viene dal ministero della Salute che ha spiegato qualche mese fa come in Italia si cominci a bere a 12 anni, contro la media europea che è di 14 anni e mezzo. E l’Istat nel suo ultimo rapporto ha evidenziato come negli ultimi dieci anni il consumo di aperitivi, amari e superalcolici sia aumentato del 18,5 per cento nella fascia 14-17 anni e del 12,3% in quella fra 18 e 24 anni.
«Ma non sono certo iniziative come questa a vanificare le campagne di sensibilizzazione su questi temi con cui noi peraltro siamo in perfetta sintonia», dice Azzolini. Che poi aggiunge: «A differenza di altri forse non siamo ipocriti e diciamo chiaramente che un brindisi non fa male».
«La serata che abbiamo organizzato», precisa l’assessore Gosetto, «è solo per incontrarci tutti insieme in piazza, ascoltare un po’ di musica e bere qualcosa, incluso per i maggiorenni qualche bicchiere di spritz che fa parte della nostra tradizione. Non vedo come si possa far polemica su una cosa del genere». Veloce da fare e da bere, lo sprisseto trevigiano: un terzo di vino bianco, un terzo d’acqua (guai a metterci la gazzosa, dicono gli esperti), l’ultimo terzo di quel che vuoi: Campari, Aperol, Martini. Ma non ditelo a quelli di sinistra...