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 2010  giugno 20 Domenica calendario

FARE STUDIO USA

Donne fatali brave nella scelta del partner
Hanno scarse prospettive di carriera e cercano uomini che garantiscono un futuro finanziario stabile
MILANO - Diciamoci la verità: quando un uomo guarda la foto di qualche bellezza tutta curve, meglio se generosamente esposte, l’ultima cosa ai cui pensa è che un simile schianto possa avere anche un cervello. E, invece, questo luogo comune tanto caro ai maschietti (ma sposato in pieno pure da qualche donna, soprattutto se sul piano estetico non c’è match che tenga con la sirena in questione) non potrebbe essere più sbagliato. Perché le fatalone con un QI magari non da Premio Nobel sarebbero in realtà più brave nello scegliere il partner giusto (ovviamente, ricco sfondato) e nel farsi sposare, rispetto a quelle più intelligenti. E la spiegazione di tale successo non avrebbe nulla a che fare con l’avidità quanto, piuttosto, con l’istinto di sopravvivenza nei confronti dell’eventuale prole, così da assicurarle un futuro finanziariamente solido.
IL CASO NICOLE SMITH - Un esempio su tutte, preso non a caso come modello dagli studiosi della Michigan University per confermare la loro teoria, è Anna Nicole Smith, la modella di Playboy tragicamente scomparsa nel febbraio del 2007 a causa di un collasso da overdose di farmaci e bollata con l’assai poco lusinghiera etichetta di ”bimbos”, che nello slang inglese indica le ”bionde sceme”. Nel giugno del 1994, a soli 26 anni, la Smith (vero nome, Vickie Lynn Hogan) sposò l’89enne miliardario J.Howard Marshall, dopo che questi la vide in un topless bar. Un matrimonio chiaramente di interesse che, stante i 63 anni di differenza fra i consorti, divenne ben presto oggetto di commenti e battute al limite del buon gusto in tutti gli show tv degli Stati Uniti, ma che permise alla lungimirante ragazzona del Texas di intascare un cospicuo assegno quando il povero marito passò a miglior vita, un anno dopo le nozze, sebbene i figli del magnate abbiano impugnato il testamento dando vita ad una battaglia legale finita poi davanti alla Corte Suprema.


ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA - «E’ assolutamente naturale per le donne con poca educazione e scarse prospettive di carriera cercare di corteggiare uomini che possano garantire loro un futuro finanziario stabile» – ha spiegato al londinese Mail on Sunday la dottoressa Christine Stanik che ha condotto la ricerca americana – «e così è sempre stato anche nelle epoche passate, perché le donne sapevano che un compagno con queste caratteristiche rappresentava una sicurezza per la sopravvivenza dei figli. Indubbiamente, si tratta di un istinto fortissimo ed innato nella specie, che è difficile scrollarsi di dosso, a maggior ragione per quelle donne che non possono contare su una carriera propria e che, quindi, non hanno una loro indipendenza economica». Lo studio universitario avrebbe inoltre evidenziato come le donne indipendenti e con un QI di tutto rispetto siano anche quelle più propense ai legami di breve durata. E se tale comportamento, a detta ancora della dottoressa Stanik, sarebbe una conseguenza «dell’aumento di autostima e della ritrovata fiducia delle donne in loro stesse», per la terapista e sessuologa Simone Bienne, famosissima in Inghilterra per i suoi programmi su sesso e amore su GMTV, andrebbe spiegato con la vita frenetica che svolgono oggi le donne in carriera e che mal si adatta con l’idea di una relazione duratura.
Simona Marchetti
20 giugno 2010
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RICERCA SCIENTIFICA - COME FARE PER AVERE UN NUMERO DI TELEFONO?
Il lento che conquista
il primo appuntamento
Si gioca tutto sulla musica di sottofondo. Se è un lento, allora la ragazza cadrà nella rete


Una scena del film «Prima o poi mi sposo» con Matthew McConaughey che balla con Jennifer Lopez (Ap)
MILANO – un grande ritorno, proprio a inizio estate, quello del ballo del mattone. Il lento che conquista la corteggiata più reticente ha ora una legittimazione scientifica: è con la scelta della colonna sonora che si gioca gran parte dell’opera di convinzione per instaurare un primo contatto con la bella desiderata. Lo dicono i ricercatori francesi di due università, Paris-Sud e Bretagne-Sud, in uno studio che piace molto ai nostalgici e che dà a molti maschi una chance in più in terra di conquista.

LA RICERCA – I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Psychology of music e si aggiungono, a dire il vero, ai molti studi che tracciano legami tra la scelta della colonna sonora e il coinvolgimento sociale e psicologico. Tema caro a chi fa cinema, ma anche a chi produce videogiochi, e ai commercianti alla ricerca dell’ambiente migliore per far restare i propri clienti, e per farli spendere di più. In questo caso i tre ricercatori dei due atenei (Nicolas Guéguen, Céline Jacob, Lubomir Lamy) hanno studiato le reazioni di un gruppo di 87 donne single tra i 18 e i 20 anni di età, messe a confronto con altrettanti uomini. I due gruppi si sono incontrati due a due invitati a una finta ricerca di mercato, e dovevano parlare tra loro di un argomento irrilevante rispetto all’attrazione (un confronto tra due pietanze di due marche differenti). Dopo la chiacchierata arrivava l’affondo maschile, condito da un motivo romantico in sottofondo: «Ciao, sono Giulio, sei molto carina, mi daresti il tuo numero di telefono così dopo questa intervista possiamo andare a bere qualcosa insieme?». Ebbene, per quei fortunati che hanno avuto il lento a fare da colonna sonora, l’approccio si è concluso positivamente nel 52 per cento dei casi. Chi invece è stato messo alla prova in una sala d’attesa in cui la canzone scelta non era per nulla romantica, ha ottenuto il numero di telefono solo nel 28 per cento degli incontri.

NOTE E AFFETTO – Psicologicamente il legame tra musica romantica e attrazione è motivato dalla sensazione positiva di affetto che le note più dolci generano nelle persone. Ascoltare questa musica aprirebbe la ragazza o il ragazzo a un’emozione positiva che creerebbe il terreno fertile per una conquista, o l’instaurarsi di un legame. Ma ovviamente questo non basta a far scattare l’attrazione. Può però aiutare, come è già stato dimostrato in studi precedenti, a spingere le persone a compiere gesti romantici. Gli stessi ricercatori sono gli autori di una seconda ricerca, che ha dimostrato come i maschi si addolciscano e dunque spendano di più in un negozio di fiori se mentre ordinano le rose sentono passare alla radio una bella ballata.
Eva Perasso
19 giugno 2010
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