Paolo Manazza, CorrierEconomia 21/06/2010, 21 giugno 2010
ARTE. LONDRA VUOLE IMITARE BIG APPLE. E GLI ITALIANI SARANNO IN PRIMA FILA
Da domani a giovedì prossimo il mercato dell’arte incasserà il giudizio inglese. Dopo il maggio americano, che ha registrato una raccolta che supera gli 1,1 miliardi di dollari con record a ripetizione, ora tocca alle vendite nella City certificare se e quanto denaro confluirà da tutto il mondo sui capolavori. Quelli dell’arte impressionista, moderna e contemporanea selezionati per i nove cataloghi delle major internazionali d’asta.
Cataloghi ricchi
Domani sera sarà Sotheby’s a dare il via alle danze con la «Evening Sale» di Impressionist & Modern. Mercoledì toccherà alla Evening di Christie’s (in catalogo molte rarità) e alla «Day Sale» da Sotheby’s. Poi giovedì sarà la volta della «Day Sale » da Christie’s e della Work on Paper, l’asta dedicata alle opere su carta.
Non ci sarà nemmeno il tempo di tirare il fiato che, da lunedì prossimo, arriveranno le vendite dedicate alla Contemporary Art. Lunedì 28 e martedì 29 giugno rispettivamente la vendita serale e quella mattutina da Sotheby’s. Mercoledì 30 e giovedì primo luglio le analoghe auction da Christie’s. La Evening del 28 giugno di Sotheby’s offre 53 lotti. Tra i quali quattro Andy Warhol, tre Gerhard Richter, tre Yves Klein e quattro Frank Auerbach.
Per gli artisti italiani compare una « Mappa » di Alighiero B o e t t i d e l l ’ 8 4 ( 700-950 mila euro), una «Superficie Bianca» del ’ 73 (210-300 mila euro) di Enrico Castellani, reduce dal recente nuovo record raggiunto nell’asta milanese del 26 maggio (960.750 euro) e tre Lucio Fontana. Un «Concetto Spaziale, New York 21», una grande lacerazione su rame del 1962 (1-1,4 milioni); un olio su tela con buco su sfondo verde, sempre del ’ 62 ( 350-470 mila) e una grande «La Fine di Dio» del 1963, rarissima e quotata 5,2-6,4 milioni.
Grandi maestri
Tra i master internazionali spicca un Klein del 1961 «RE 49» (5,3-7,6 milioni) di proprietà della HypoVereinsbank (una banca tedesca del gruppo UniCredit) e un Warhol «Three Jackies» del 1964 ( 1,8-2,3 milioni). Da Christie’s il catalogo d’arte contemporanea del 30 giugno (63 opere) porta in copertina un altro Warhol: un esemplare su sfondo argento del ritratto di Elizabeth Taylor. Questa «Silver Liz», del 1963, ha una stima tra 7 e 9,5 milioni di euro. Molto belli anche il Roy Lichtenstein «Woman Reading» stimato 2,4-3,5 milioni, il Jean-Michel Basquiat del 1982 ( 3-4 milioni), i due Richter astratti uno del 1995 (1,5-2,1 milioni) e l’altro del 1986 (1,8-3 milioni), il grande e recente Cy Twombly, del 2004 (2,4-3,5 milioni) e il Georg Baselitz con una Crocefissione coloratissima e capovolta stimata 600-830 mila euro (accostata in catalogo – come lettura e suggerimento – alla drammaticissima Crocefissione cinquecentesca di Matthias Grunewald).
Tra i nostri artisti, oltre a due Fontana (un cinque tagli su rosso, del 65 stimato 700-950 mila e un «Concetto spaziale» con pietre colorate del ’54, 900 mila-1,1 milioni), compare una «Mappa» di Boetti lunga oltre due metri (1-1,5 milioni). M anche una scultura di Maurizio Cattelan (reduce dal recente nuovo record del 12 maggio di 8 milioni di dollari): quella dei due poliziotti capovolti, del 2002 stimata 600-850 mila. Infine due Michelangelo Pistoletto: una figura dipinta su carta applicata su acciaio, del 1968 (120-180 mila) e, alla stessa stima, un olio su tela del 1966 con la scritta bianca su sfondo rosso «Ti Amo».
Se la City seguirà l’onda newyorchese, il mercato dell’arte potrebbe presentarsi al mondo con un ulteriore rialzo. Sarebbe una cosa importante. Specie per l’attuale e depresso profilo economico-finanziario dell’Europa.
Paolo Manazza