Gianni Alemanno, Corriere della Sera 21/06/2010, 21 giugno 2010
«IL NOSTRO RIGORE AIUTERA’ LA CITTA’»
Cari cittadini romani, mi rivolgo direttamente a voi per spiegare le scelte gravose che il Comune di Roma deve compiere e contemporaneamente la grande opportunità che la nostra Città può cogliere. La crisi economica e finanziaria che sta investendo tutta l’Europa ha costretto il governo a una manovra durissima che si traduce in una serie di tagli pesanti nei confronti di tutta la pubblica amministrazione, a cominciare dai comuni italiani.
Eppure nel Decreto legge emanato dall’Esecutivo è previsto un articolo che affronta in maniera definitiva l’enorme debito di 12 miliardi e 238 milioni che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni, con uno stanziamento di 300 milioni ogni anno fino al 2048 per finanziare il piano di rientro. Ma 300 milioni l’anno non sono sufficienti, ne occorrono altri 200 che il governo ha disposto di reperire anche attraverso l’aumento dell’addizionale Irpef per i cittadini romani. Non basta: dobbiamo anche evitare che nel futuro si accumuli un nuovo debito dentro i bilanci comunali.
Se ciò dovesse accadere, nessun intervento del governo ci potrebbe salvare da un dissesto finanziario che avrebbe conseguenze gravissime non solo sulla Capitale d’Italia ma su tutta la nostra Nazione. Ecco perché siamo chiamati, da questo Bilancio 2010 in poi, a un nuovo livello di rigore e di durezza nel taglio delle spese e nell’aumento delle entrate.
Insomma non possiamo e non vogliamo nascondere la polvere sotto il tappeto come è stato fatto in passato e dobbiamo fare in modo che il Comune di Roma diventi un esempio virtuoso nella gestione delle risorse pubbliche. Faremo di tutto affinché questo rigore si scarichi il meno possibile sulle spalle dei cittadini, operando tagli radicali a tutte le spese di funzionamento della nostra amministrazione comunale e dei municipi: dagli stipendi dei dirigenti e degli amministratori, a cominciare da quello del sottoscritto, al numero delle società controllate dal Comune, alla creazione di una centrale acquisti che ridurrà al minimo il costo e la spesa per beni e servizi.
Faremo pagare anche un contributo a tutti i turisti e i viaggiatori che vengono nella nostra città, ma che non pagano nulla per i servizi che noi gli forniamo, né per la manutenzione degli spazi pubblici e dei monumenti che loro vengono a visitare. Infine, dobbiamo essere molto rigorosi con tutti i cittadini che utilizzano i servizi comunali combattendo ogni forma di evasione contributiva e di elusione tariffaria.
Tutti devono pagare secondo le loro possibilità, mentre le tariffe sociali e dei servizi saranno adeguate non per tagliare la spesa sociale ma per aumentare il numero di cittadini che possono usufruire di questi servizi.
Si tratta di uno sforzo molto intenso e molto profondo in cui le cifre economiche si debbono abbinare a cifre morali e comportamentali. Siamo tutti chiamati a superare piccoli e grandi compromessi, indulgenze verso gli altri e verso noi stessi. L’amministrazione deve essere la prima a dare l’esempio, ma anche i cittadini debbono compiere un grande sforzo, per rispettare le regole, per contribuire al risanamento del bilancio comunale e per aumentare il livello di civismo.
Vogliamo infatti rilanciare il valore del volontariato per migliorare il decoro della nostra città e la qualità dei nostri servizi sociali, vogliamo sviluppare la partecipazione politica e sociale dei cittadini perché Roma Capitale divenga realmente una "casa di vetro" aperta a tutti. Proprio in questi giorni il Governo ha approvato il primo decreto legislativo per i poteri speciali di Roma Capitale e a novembre, come promesso, lanceremo il Piano strategico di sviluppo della Città per creare nuova occupazione, nuovi progetti imprenditoriali e per proiettarci verso la candidatura delle Olimpiadi 2020.
Potremo farlo solo se avremo cominciato a saldare i debiti del passato e se saremo rigorosi per non produrre più nuovi debiti. un’ occasione unica per realizzare quella svolta che renderà Roma una delle più importanti capitali del mondo e soprattutto una città degna della sua grande storia e della sua magnifica identità.
Gianni Alemanno
sindaco di Roma