R.S., Corriere della Sera 20/06/2010, 20 giugno 2010
LA FIGLIA DI WARREN BEATTY VUOLE DIVENTARE UN UOMO
Kathlyn Beatty preferisce farsi chiamare Stephen e frequenta il college vestita da uomo. Ora per dare conseguenza al modo di presentarsi ha deciso di sottoporsi a un’operazione chirurgica per diventare uomo non solo nell’aspetto interiore. Kathlyn – o Stephen che dir si voglia – è la figlia più grande di due icone di Hollywood: Warren Beatty e Annette Bening. Lui premiato con l’Oscar per Reds, oltre a diverse nomination anche per Bonnie and Clyde, Shampoo, Il Paradiso può attendere, Bulworth - Il senatore; lei tre volte candidata alle statuette più prestigiose per Rischiose abitudini, American Beauty e La diva Julia.
A quanto scrive il National Enquirer, il 73enne Beatty sarebbe letteralmente «a pezzi» all’idea che la figlia cambi sesso, mentre la madre (52 anni), nonostante trovi la situazione «straziante», starebbe cercando di star vicina in ogni modo alla figlia. «Warren Beatty è fuori di sé per la situazione’ ha detto una fonte all’Enquirer ”: lui e Annette hanno cercato di affrontare il problema negli anni, ma la figlia è determinata: ha sempre detto ai suoi genitori che una volta divenuta maggiorenne avrebbe voluto decidere autonomamente del suo futuro». Quel futuro è ora. Perché Kathlyn ha da poco compiuto i 18 anni e sembra essere determinata nella scelta. La stessa scelta che a Hollywood è stata fatta da Chastity, figlia di Cher e Sonny Bono, che è diventata Chaz a 40 anni dopo una terapia per cambiare sesso durata otto mesi.
Beatty e la Bening si erano conosciuti sul set di Bugsy nel 1991: un anno dopo erano arrivate le nozze e via via quattro figli, la ribelle Kathlyn, Benjamin (16 anni), Isabel (13) e Ella (10). Prima del matrimonio Warren Beatty sarebbe passato da un letto all’altro: una donna al giorno per 35 anni, per un totale di 12.775. Almeno è quanto ha dichiarato lui stesso a Peter Biskind, autore di una biografia dell’attore, «Star. How Warren Beatty seduced America», opera non autorizzata ma basata su testimonianze dirette dell’attore.
R.S.