varie, 18 giugno 2010
LE REGIONI E LA MANOVRA
[riass.] -
Regioni contro il governo per i tagli previsti dalla manovra. Secondo un documento della Conferenza straordinaria delle Regioni, votato all’unanimità dai governatori martedì 15 giugno, il testo è a rischio «incostituzionalità» ed è stato costruito «senza condivisione». La manovra, dice il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, prevede una riduzione dei trasferimenti di 4 miliardi per il 2011 e 4,5 miliardi a decorrere dal 2012. Con questi tagli e in particolare con quelli al trasporto pubblico locale, lamenta il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, è a rischio un terzo dei treni e sarà colpito un terzo del personale.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha risposto in serata davanti ai capigruppo della maggioranza in Senato. «Decidano loro dove e come tagliare. L’unica cosa che non si discute è la cifra». «Invece di lamentarsi, cominciassero a tagliare ciò che non è necessario».
Secondo i calcoli del Tesoro, le spese delle Regioni ammontano a 175 miliardi di euro, dei quali 110 per la sanità (che non viene toccata dalla manovra). Per tutte le altre funzioni (65 miliardi), il taglio è di 4 miliardi.
Leggendo come 64 miliardi (anziché i 65 del Corriere della Sera) la spesa su cui incidono i tagli e sommando il peso dei tagli del 2011 e quelli del 2012 (8,5 miliardi in tutto) la Conferenza Regioni dà una parcentuale del 13,28 di tagli per le Regioni, la più alta tra le diverse istituzioni pubbliche. I Comuni (con 4 miliardi di tagli e 126 di spesa) avrebbero il 3,17%, le Province (800 milioni su 26 miliardi) il 3,07%, le Regioni a statuto speciale (1,5 mld su 36) il 4,16%, lo DìStato (11,7 mld su 960) l’1,22%.
Secondo il governo i tagli potrebbero essere compensati anticipando magari già al 2012 il passaggio dal criterio dei costi storici a quello dei costi standard (passaggio previsto con l’attuazione del federalismo fiscale), anche soltanto nel settore della sanità. Il meccanismo è semplice: invece di rimborsare a piè di lista il costo, per esempio, dei bypass coronarici, che in alcune Asl costano il doppio che in altre, domani le regioni avranno il diritto a vedersi riconosciuto solo il "costo standard", calcolato cioè sulla spesa media delle più virtuose. L’applicazione del nuovo principio alla sanità potrebbe portare a un beneficio di 2 miliardi, secondo la Corte dei Conti, tra i 4 e i 7 secondo gli esperti indipendenti incaricati di una ricerca dal Pd.
Il totale delle spese correnti delle Regioni nel 2009 è di 177,1 miliardi di euro (di cui 110 per la sanità).
Lazio, Campania, Calabria e Molise insieme assommano un deficit strutturale, accumulato nel tempo, di 3,7 miliardi di euro e per il solo 2009 avevano bisogno di 2 miliardi: un miliardo per la Calabria, 500 milioni di euro per la Campania, 420 milioni per il Lazio e 67 milioni per il Molise.
Enti regionali, agenzie, società controllate o partecipate direttamente sono 410, indirettamente 1.473.
Il deficit delle Regioni nel 2009 era di 554 milioni.
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Lombardia, Piemonte e Lazio si collocano rispettivamente al primo, secondo e terzo posto nella classifica dei sacrifici imposti dalla manovra alle regioni. Degli 8,5 miliardi di tagli alle regioni ordinarie nel prossimo biennio - più 1,5 chiesti alle speciali - la Lombardia dovrebbe rinunciare a più di 1,3 miliardi destinati a finanziare le funzioni amministrative delegate dalle leggi Bassanini, il Piemonte a 873 milioni, il Lazio a 860. Il settore più colpito è ovunque quello del trasporto locale (593,6 milioni di euro per la sola Lombardia, 438,3 per la Campania, 409,6 per il Lazio), seguono gli incentivi alle imprese (un taglio di 255,1 milioni di euro in Lombardia), l’edilizia popolare, la viabilità (104,9 la Lombardia, 113,6 la Toscana, 112,3 l’Emilia Romagna) e l’ambiente.
I tagli in Lombardia: trasporto pubblico locale 593,6; incentivi alle imprese 255,1; edilizia residenziale pubblica 174,8; viabilità 104,9; ambiente 76,2; altri settori 133,1.
In Piemonte (nello stesso ordine): 343,6; 120,2; 107,7; 104,3; 48,4; 149,5.
Nel Lazio: 409,6; 60,1; 152; 84,7; 48,8; 111,4.
(Sole 24 Ore del 18 giugno)