Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 18/06/2010, 18 giugno 2010
IL PALAZZO DELLA SAPIENZA FRA PONTEFICI E ARCHITETTI
Più che un libro sembra un film. Sfogliando le pagine del primo volume della collana «Palazzi di Roma», dedicato al palazzo della Sapienza, si ha l’impressione di viaggiare a volo d’uccello intorno allo splendido complesso architettonico che si estende tra piazza Navona e il Pantheon, di entrare nel cortile e alzare lo sguardo verso la spirale sulla lanterna della chiesa Sant’Ivo, di planare sui dodici scalini che coprono la cupola salendo direttamente in cielo. Si ridiscende per entrare in quelle che furono le aule della prima università di Roma, istituita da Bonifacio VIII il 20 aprile del 1303, e si ammirano i soffitti affrescati, i pavimenti in mosaico e quel magnifico gioiello che è la Biblioteca alessandrina, con l’infilata di tre blocchi di scaffalature e ballatoi pensili disegnati dal Borromini.
Il volume, che inaugura una nuova collana di pubblicazioni sui palazzi istituzionali di Roma e proseguirà con le ville e le altre architetture civili, viene presentato oggi alle 11 dal direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Mario Resca proprio nella Sala Alessandrina del palazzo della Sapienza ( in Corso Rinascimento 40), che dal 1936, quando l’ateneo romano venne trasferito nella nuova sede di Città degli Studi tra Castro Pretorio e San Lorenzo, ospita l’Archivio di Stato.
«La nostra vita quotidiana - dice Paolo Galeotti, direttore della collana pubblicata da «Iride per il Terzo Millennio» e distribuita in edicola e in libreria a 14 euro - ci conduce spesso in spazi che non abbiano tempo di ammirare, in ambienti che ci stupiscono o ci incuriosiscono senza averne adeguati strumenti di conoscenza. Eppure sono luoghi che ci appartengono, perché sono parte integrante della nostra storia e ci parlano di una passato ancora presente». Destinata al grande pubblico, l’iniziativa è realizzata tuttavia con grande rigore scientifico e patrocinata dal ministero dei Beni culturali.
Le belle foto inedite, che illustrano 128 pagine di grande formato, sono accompagnate dai testi della storica dell’arte Antonella Pampalone che racconta le vicende edilizie del palazzo intrecciate con la vita e la storia della città. Le planimetrie d’epoca illustrano le varie modificazioni subite dal complesso nel corso dei secoli per mano di architetti come Giacomo della Porta e Francesco Borromini. Altre pagine ricordano la storia della didattica dell’antica università, il passaggio dall’insegnamento del Trecento - che riguardava solo materie come il diritto canonico e civile, la medicina e la teologia - ai programmi di studio arricchiti già nel secolo successivo da filosofia, greco, scienze e matematica. Un capitolo del volume offre al lettore perfino un itinerario di visita secondo la cultura del Seicento: con le informazioni per decifrare la complessa simbologia numerica che sovrintende all’intero complesso architettonico, fondata sul tre e sul sette.
Lauretta Colonnelli