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 2010  giugno 18 Venerdì calendario

Il New York Times, come altri giornali anglosassoni, offre sempre molte pagine ai viaggi: i suoi lettori americani sono avidi viaggiatori, come si sa, e ce li troviamo in bermuda e quintali un po’ ovunque

Il New York Times, come altri giornali anglosassoni, offre sempre molte pagine ai viaggi: i suoi lettori americani sono avidi viaggiatori, come si sa, e ce li troviamo in bermuda e quintali un po’ ovunque. La buona notizia per gli operatori turistici liguri, è che oggi il New York Times ha deciso di raccomandare ai suoi lettori la città e il mare di Lerici. La cattiva notizia, per gli abituali frequentatori di Lerici, è che ha deciso di mettere questa raccomandazione addirittura bene in vista in homepage da diverse ore, e persino come apertura. Diffcile che un consiglio di viaggio si risolva in una stroncatura: di solito questi articoli sono ricchi di consigli e apprezzamenti per le destinazioni e poveri di critiche. Ma in questo caso è difficile immaginare un lettore del New York Times che non sia già davanti all’agenzia di viaggi in attesa dell’apertura, o alle prese con un mappamondo. L’articolo, intitolato ”Una bellezza italiana senza clienti stranieri” comincia così: Come è possibile che Lerici, una cittadina sul mare di innegabile bellezza a pochi minuti dalle Cinque Terre, sia sfuggita finora ai turisti stranieri? E poi: Lerici è una festa di edifici pastello che fanno a gara con le sue spiagge, le sue baie a mezzaluna e le scogliere che si sciolgono nel mare scintillante. In giro, giovani coppie flirtano nei caffè all’aperto, i bambini giocano a palla sotto le palme, e gruppi di anziani dallle chiome imbiancate passeggiano lungo la spiaggia. In pochi parlano inglese. A Lerici, a differenza di altri luoghi della Riviera, la lingua franca è ancora il poetico italiano. E avanti così. L’articolo si pone a un certo punto il problema dei rischi connessi a una crescita del turismo, e riporta il parere di un’albergatrice locale che si lamenta che i suoi concittadini si siano battuti per averne meno. Ma all’autrice pare rassicurante che Lerici sembra essere preparata per le folle in arrivo: adesso ci sono nuove panchine moderne nella piazza, e l’anno scorso è stata rinnovata la passeggiata Ma subito torna a raccontare ”la baia di sabbia dorata e acqua smeraldina e scintillante, nascosta dalla tortuosa linea costiera”. Meglio ordinare altre panchine.