varie, 18 giugno 2010
Francesca Capodicasa, 80 anni. Originaria di Sulmona (Pescara), viveva a Genova con il marito Piero Cervetto detto Pierino, guardia giurata in pensione, ottantenne pure lui, a detta dei vicini «scorbutico e irascibile»
Francesca Capodicasa, 80 anni. Originaria di Sulmona (Pescara), viveva a Genova con il marito Piero Cervetto detto Pierino, guardia giurata in pensione, ottantenne pure lui, a detta dei vicini «scorbutico e irascibile». I due, che discutevano di continuo e di recente erano particolarmente nervosi perché i proprietari i casa li avevano sfrattati, l’altra notte per l’ennesima volta litigarono di brutto e a un certo punto lui, colto da raptus, prese un coltello da cucina e le infilò la lama venti volte nel viso e nel corpo. Poi uscì di casa, con l’idea di ammazzarsi andò alla stazione di Genova-Pegli, quando passò il treno non si buttò di sotto ma lo spostamento d’aria lo fece cadere in terra col risultato che si ruppe una clavicola. Alle 2.30 della nottata tra giovedì 17 e venerdì 18 giugno in un appartamento in via Sant’Alberto a Genova - Sestri Ponente.