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 2010  giugno 16 Mercoledì calendario

BIGLIETTAI A SAN PIETRO: TURISMO IN MANO AGLI ABUSIVI

Crisi o non crisi gli abusivi allargano il giro di affari e c’è poco da fare. Ormai funziona così. Il boccheggiante settore turistico (da tempo Roma non è più nella top-ten delle città più visitate al mondo) non fa eccezione. I dati resi noti ieri dalla Polizia Provinciale sono tra lo spaventoso e il grot­tesco: oltre il 50 per cento di questo strategico mer­cato sia a Roma che in provincia è in mano alle organizzazioni illecite, gli abusivi. Solamente nel­le aree del Colosseo, dei Fori Imperiali e del Vati­cano, il giro d’affari di guide e accompagnatori abusivi e non autorizzati oscilla tra i 250 e i 300 mila euro al giorno, con un incasso di almeno 7 milioni di euro al mese. Tutti in nero. E c’è chi fa pagare il biglietto d’ingresso alla Basilica di San Pietro.
Tra il novembre 2009 e l’aprile 2010 la polizia provinciale ha effettuato controlli al Colosseo, in Vaticano, ai Fori, sul Palatino, al Pantheon, a Fon­tana di Trevi e a Villa Adriana a Tivoli sia sulle professioni turistiche che sulle agenzie. Di 793 persone identificate (594 procacciatori e 199 gui­de turistiche), 120 sono risultate abusive di cui il 60 per cento stranieri: americani, inglesi e austra­liani. Per quanto riguarda le agenzie di viaggio, delle 32 controllate solamente due sono risultate in regola.
Allibito il presidente della provincia di Roma Ni­cola Zingaretti che ieri ha siglato l’intesa con la Polizia Provinciale e le associazioni di categoria per l’istituzione di una Consulta antiabusivismo che proporrà delibere e leggi regionali per modifi­care o integrare legislazione e regolamento sulla lotta all’abusivismo. «La situazione è pesante, in un momento come questo bisognerebbe limitare l’evasione fiscale, e invece...». «Siamo di fronte a un’organizzazione criminale - afferma il diretto­re della Polizia Provinciale Luca Odevaine - , che oltre all’evasione fiscale, procura un danno d’im­magine gravissimo alla città. Ci sono sul territorio non più di 2 o 3 gruppi che si spartiscono le attività illegali».
Il meccanismo per reperire i turisti è collauda­to: i procacciatori, spesso ragazzi stranieri, inter­cettano i turisti in luoghi strategici. Con un guada­gno che varia dai 40 ai 50 euro a persona, i clienti vengono riuniti in gruppi di 40-45 unità, che ven­gono poi portati in giro da una guida. Quest’ulti­ma arriva assieme a un incaricato dell’agenzia di viaggio che riscuote il ricavato. «Spesso queste agenzie - ha aggiunto Odevaine - sono online o hanno indirizzi fittizi, per cui non si riesce a capi­re dove vanno a finire i soldi. Inoltre è frequente che gli abusivi acquistino ad esempio centinaia di biglietti per l’ingresso al Colosseo, per poi riven­derli garantendo di far saltare la fila».