Il Sole-24 Ore 16/6/2010;, 16 giugno 2010
BLOODY SUNDAY, PER SAPERNE DI PI
La marcia insanguinata
Il 30 gennaio 1972 il primo battaglione del reggimento paracadutisti dell’esercito britannico apre il fuoco contro una folla che manifesta per i diritti civili a Londonderry, nel Nord dell’Irlanda.Muoiono 14 persone I soldati, ai quali era stato ordinato di andare nell’areadi Bogside per arrestare i manifestanti considerati vicini all’Ira,il gruppo paramilitare cattolico che combatteva per l’indipendenza dal Regno Unito, si giustificano affermando che gli attivisti avevano pistole e bombe: incitati dall’Ira con l’obiettivo di uccidere più soldati possibile. Molti testimoni affermeranno che i manifestanti erano disarmati Quell’episodio della guerra civile fra protestanti e cattolici nell’Irlanda del Nord passa alla storia come Bloody Sunday, la domenica di sangue. La strage ispira l’omonimo film del 2002 di Paul Greengrass e la canzone «Sunday Bloody Sunday» della band irlandese U2 Dopo il Bloody Sunday scoppia la rivolta repubblicana irlandese contro la Gran Bretagna: si apre la stagione delle bombe e degli assassini mirati
La prima inchiesta
Nel 1972 il premier britannico Edward Heath ordina una prima inchiesta coordinata dal Chief Justice of England, Lord Widgery, che si conclude con l’assoluzione di tutti i soldati coinvolti perché agirono per autodifesa
Blair riapre le indagini
Nel gennaio 1998 il premier Tony Blair annuncia una seconda inchiesta in base a nuove prove. Le indagini durano 12 anni, sono coordinate dal giudice dell’Alta Corte,Lord Saville,e sono costate 195 milioni di sterline (circa 290 milioni di euro). Il dossier comprende le dichiarazioni di 2.500 persone e la versione di 920 testimoni