A.V., Libero 13/6/2010, 13 giugno 2010
PEONES TERRORIZZATI DALL’IPOTESI DI VOTARE IN AGOSTO!!!
Lavorare ad agosto? E il peone azzurro vede minacciato il suo all inclusive nel villaggio vacanze. Minacciato dalle paturnie dei finiani sul provvedimento in materia di intercettazioni. Deve essere approvato entro luglio, ha ordinato Silvio Berlusconi. Ma potrebbe slittare anche al mese successivo, quando di solito i lavori parlamentari si fermano e l’onorevole inforca le infradito. Il nemico numero uno dei tour operator è il finiano Fabio Granata: «Nell’iter del ddl intercettazioni alla Camera non c’è davvero nulla di scontato». E aggiunge: «I berlusconiani dicono che sicuramente il testo verrà approvato entro luglio senza modifiche? Mi sembra un’ipotesi altamente improbabile...». Eppure martedì scorso, nell’ufficio di presidenza del PdL, Berlusconi lo aveva definito «un provvedimento blindato». Non per gli uomini di Fini. Risentiti, dicono, per l’atteggiamento «troppo morbido» tenuto durante l’ufficio di presidenza del PdL dagli esponenti del governo più vicini alle posizioni del presidente della Camera.
Ma ora che il testo è approdato a Montecitorio si aprono due tipi di problemi. Il primo è quello che riguarda i tempi, il secondo quello del contenuto che in molti puntano ancora a modificare. I tempi: domani Fini incontrerà con il presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno e i tecnici di Montecitorio per fare il punto sulla tempistica dell’esame del provvedimento. All’ordine del giorno dell’Aula, infatti, ci sono molti altri progetti di legge e soprattutto la manovra economica. Insomma, le intercettazioni devono mettersi in fila: «Noi siamo pronti a lavorare anche ad agosto» risponde il capogruppo PdL alla Camera Fabrizio Cicchitto. E il peone trema come una foglia.