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 2010  giugno 13 Domenica calendario

RADETZKY CADDE A NOVANT’ANNI

La morte di Cavour provocò critiche all’operato dei medici. L’accusa di aver sbagliato diagnosi e trattamento venne formulata nel 1862, in un testo anonimo pubblicato a Torino dal titolo:«La verità schietta e nuda sull’ultima malattia del conte Camillo Benso di Cavour. Lettera di un non medico ad un medico ».
1 Una polemica accesa tra medici divampò anche intorno alla morte di Vittorio Emanuele II, avvenuta il 7 gennaio 1878. Il Re d’Italia, affetto da aterosclerosi, contrasse una polmonite che si manifestò al ritorno da una battuta di caccia, il 5 gennaio. Vittorio Emanuele II fu curato dal famoso medico, Guido Baccelli, che sospettava una malaria, in prima battuta con salassi e chinino, come Cavour, che complicarono anche in quel caso la situazione. Baccelli fu quindi bersaglio di pesanti insulti. Ma la sua fama non ne risentì.
1 Anche Pio IX morì per inadeguatezza della medicina del tempo. Il Pontefice era affetto da una bronchite cronica e spirò il5 febbraio 1878 per un’embolia dell’arteria polmonare derivante da una tromboflebite della gamba sinistra: in pratica un embolo occlusel’arteria polmonare e il Papa soffocò nel catarro.
1 Per quanto riguarda Giuseppe Mazzini, esiste una vasta letteratura medica sulla sua morte, avvenuta a Pisa il 10 marzo 1872 a causa di una congestione polmonare con insufficienza cardiaca. Per i medici Mazzini soffriva anche per un tumore gastrico del piloro.
1 Garibaldi, assai più noto agli storici della medicina per le vicende della ferita subita in Aspromonte, trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita immobilizzato su una sedia a rotelle a causa di un’artrite reumatoide. Verosimilmente, iprocessi infiammatori sistemici determinarono una serie di complicanze cerebro-cardio-vascolari, che lo portarono alla morte il 2 giugno 1882 a Caprera.
1 Sappiamo qualcosa anche sulla morte di altri protagonisti del Risorgimento: il primo presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna, Vincenzo Gioberti, morì a Parigi per un ictus il 26 ottobre 1852; Napoleone III morì per un tumore alla prostata, in esilio a Chislehurst il 9 gennaio 1853; il maresciallo Radetzky morì a novantuno anni a Milano, per i postumi di una caduta, nel 1858, mentre Nino Bixio moriva di colera nell’Isola di Sumatra il 16 dicembre 1873.