La Stampa 14/6/2010, 14 giugno 2010
«DOPO L’INCHIESTA I RISULTATI PUBBLICI»
La Cina potrebbe rendere pubblici gli atti dell’inchiesta sui recenti suicidi alla Foxconn, la fabbrica cinese che produce gli iPhone. Dall’inzio dell’anno sono 13 gli operai che si sono tolti la vita: l’azienda ha chiesto un impegno scritto a non suicidarsi ai suoi dipendenti e poi ha proposto un aumento di stipendio. La società è di proprietà della taiwanese Hon Hai Precision Industry: negli impianti di Shenzhen lavorano circa 400 mila operai. Vengono dall’entroterra, e i loro stipendi non gli consentono di comprare i prodotti che fabbricano. Il presidente dalla Hon Hai, Terry Gou, è considerato l’uomo più ricco di Taiwan. Zhang Xiaojian, viceministro cinese alla sicurezza sociale, dice che l’inchiesta sui suicidi alla Foxconn potrebbe essere «diffusa pubblicamente». Il viceministro fa sapere che il governo cinese non sta trattando questi suicidi come il semplice riflesso di stressanti condizioni di lavoro: «Hanno cause molteplici», dice.