Roberto Giardina, ItaliaOggi 12/6/2010, 12 giugno 2010
Pil e Mondiali, i conti dei tedeschi- da Berlino - Molti anni fa, mi inviarono a Napoli per un servizio
Pil e Mondiali, i conti dei tedeschi- da Berlino - Molti anni fa, mi inviarono a Napoli per un servizio. Ero appena tornato dalla guerriglia in Salvador, e non ero pronto ad affrontare i problemi sotto il Vesuvio. Il treno da Roma si fermò in piena campagna: i ferrovieri volevano seguire una partita del Napoli di Maradona. Ora in Germania, ci si prepara ai Mondiali. E già si fanno i calcoli, non sulla vittoria, ma sui costi. Come impedire a milioni di tifosi di guardare le partite della nazionale durante l’orario di lavoro? Sindacati e grandi e piccole aziende mettono in guardia i dipendenti: chi si lascia tentare, rischia il posto. Qui si viene licenziati per molto meno: una cassiera di supermarket, dopo 32 anni di onorato servizio, è stata mandata a casa per aver usato due Pfand, il buono per il vuoto a rendere, per un totale di 1,3 euro. Una questione di fiducia tradita. La Cassazione ora le ha dato ragione, ma dopo una lunga vertenza legale. Si potrà guardare la tv o ascoltare la radio solo dopo un ufficiale permesso del capo. Possibile, evidentemente, solo nelle piccole imprese. «Le nostre auto sono frutto di un lavoro accurato», avverte la Bmw, «non è possibile che gli operai si distraggano». Tuttavia si è calcolato che in media ogni dipendente tedesco perderà, autorizzato o meno, un quarto d’ora al giorno per informarsi sui risultati, alla radio o in internet. Il costo per il pil sarà pari a una perdita dello 0,76%. Mi domando come si possa arrivare a un calcolo così preciso. Comunque, quattro anni fa, quando si giocò in Germania, la perdita fu di almeno il doppio. Recuperata, però, dall’indotto. I tedeschi, nel 2006, furono presi da una follia collettiva. Festeggiarono per le strade, anche dopo aver perso contro gli azzurri, e diedero un’immagine diversa della Germania: un paese che sa gioire sventolando le bandiere, senza violenza, senza incidenti. Le auto andavano in giro imbandierate, e il solito pignolo calcolò che una sola bandierina avrebbe provocato un aumento dei consumi pari a 1,5 litri su 100 km. I tedeschi, sempre attenti ai soldi, non si preoccuparono. Le autorità vietarono le bandiere alle auto della polizia. Non era serio. Forse a noi sembrerà poco serio che autorità, sindacati e imprese si preoccupino di simili problemi. Forse potremmo anche chiederci se sarebbe un male essere un paese ordinato come la Germania.