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 2010  giugno 12 Sabato calendario

BRESCIA, ZERO PASSEGGERI E L’AEREO RESTA A TERRA

Montichiari (Brescia)’ Lo avevano già ribattezzato «l’ aereo dei bagnanti»: un volo low-cost che ogni fine settimana, con partenza alle 13.50, in 40 minuti avrebbe dovuto portare turisti da Brescia a Rimini.
Ieri, sulla carta, al «D’Annunzio» di Montichiari si doveva festeggiare il primo decollo del volo Dnm220, gestito dalla OristanoFly. Peccato che quell’aereo nessuno l’abbia mai visto. Cancellato prima di prendere servizio. Il volo per Rimini non è decollato perché nessun passeggero si è presentato all’imbarco.
Si tratta dell’ennesima partenza falsa di uno scalo nato addirittura con l’ambizione di fare concorrenza aMalpensa e Linate, ma che dopo 11 anni di vita è inchiodato agli ultimi posti della graduatoria nazionale di traffico. La direzione di Montichiari non vuole sentire parlare di flop: «La rotta per Rimini è gestita dalla OristanoFly, la stessa che dal 3 giugno ha riattivato i collegamenti con Roma e per la Sardegna. La cancellazione del volo d’esordio per Rimini è solo frutto di un disguido – chiosa Vigilio Bettinsoli, presidente dello scalo ”. La prossima settimana sarà tutto regolare. I collegamenti con la Romagna, la Sardegna e la Toscana saranno fondamentali per farci ripartire».
Dallo scalo bresciano ieri sono decollati solo tre aerei: due per Londra (gestiti dalla Ryanair) e uno per Oristano via Roma (riattivato proprio dalla compagnia sarda).
Montichiari si conferma una cattedrale nel deserto dei cieli: i soci’ principalmente enti pubblici’ devono ripianare ogni anno un debito che è arrivato a sfiorare i 30milioni di euro.
I passeggeri e le compagnie latitano, preferendo muoversi sugli scali di Bergamo e Verona, ciascuno dei quali dista dal D’Annunzio 40 chilometri al massimo.
I trentadue poliziotti assegnati allo scalo, assieme a finanzieri, vigili del fuoco e controllori di volo lavorano in concreto solo pochi minuti al giorno.
Ieri c’erano dieci taxi in fila davanti agli arrivi. «Neppure una corsa in tutta la mattina», dice uno degli autisti.
«Ma non chiamateci aeroporto fantasma - sbotta Bettinsoli -. Abbiamo 100 dipendenti e altrettanti stipendiati da cooperative o ditte di servizio. Il nostro core business è legato ai cargo». Sarà, ma anche i cargo non sembrano gradire il D’Annunzio.
«Tutta colpa del costo del carburante - spiega il presidente -. A Montichiari si paga il 18% in più rispetto a Malpensa e il 16% in più rispetto a Orio al Serio. anche questo problema sarà risoltoentro poco tempo, con un approvvigionamento diverso»