Giuliana Ferraino, Corriere della Sera 11/06/2010, 11 giugno 2010
EXOR, ALLEANZA SULLA VIA DELLE INDIE CON I ROTHSCHILD E JARDINES
Exor si allea con il gruppo Jardine Matheson e Rothschild per investire in Cina e India. E’ una partnership di private equity da 250 milioni di dollari, che guarda al futuro e allo sviluppo travolgente delle due più popolose economie del mondo. Ma rievoca storie di mercanti che risalgono a quasi due secoli fa.
La Compagnia delle Indie sta per perdere il monopolio dei profittevoli commerci della seta, del tè, del cotone e dell’oppio nell’Oceano Indiano infestato dai pirati. E’ a quel tempo che un intraprendente medico scozzese, William Jardine, che prestava servizio come dottore a bordo dei vascelli inglesi della Compagnia di rotta tra Calcutta e Canton, decide di sbarcare per mettersi in proprio, insieme a un altro scozzese, il mercante James Matheson. Così nel 1832 nasce a Canton la società di cabotaggio che porta i nomi dei due fondatori. Nel 1834 Jardine Matheson manda la prima nave privata carica di tè in Gran Bretagna. Nel 1841 il gruppo compra per 565 sterline il primo lotto di terra a Hong Kong, che verrà dichiarata ufficialmente colonia inglese nel 1943.
Oggi Jardine Matheson, detta familiarmente Jardines, è un gruppo diversificato da quasi 36 miliardi di dollari di fatturato, un miliardo di utile netto e 270 mila dipendenti, con sede alle Bermuda e quotato in Borsa a Londra e Singapore. E’ focalizzato principalmente in Asia, con partecipazioni che spaziano dagli hotel (Mandarin Oriental) ai supermercati (Dairy Farm), dall’ingegneristica ai motori. Il controllo è nelle mani della famiglia Keswick, diretti discendenti
Giuliana Ferraino