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 2010  giugno 18 Venerdì calendario

Elio Germano non riesce a non dire sempre quello che pensa: «E da ragazzo era anche peggio. A scuola, coi professori, in strada

Elio Germano non riesce a non dire sempre quello che pensa: «E da ragazzo era anche peggio. A scuola, coi professori, in strada. Se mi fermano a un posto di blocco e i carabinieri sono troppo aggressivi, non riesco a starmene buono. Adesso mi sono dato una calmata ma a 18-20 anni ogni volta che la polizia ci fermava, senza motivo, alla fine ci perquisiva anche le mutande, perché io zitto non stavo». Non è contrario alla caccia: «A meno che non sia per puro divertimento. Pensi che progressi se la gente invece di andare al supermercato a comprare la carne mangiasse solo quella degli animali che caccia». «Mi interrogo molto sulle cose del mondo, ma viaggio poco dentro me stesso. Non mi piace frugare nel mio cuore e non mi piace neppure che ci frughino troppo gli altri [...] Non so cosa succede dentro di me e non mi va neppure di capirlo. Recitare è un mestiere pericoloso, che non aiuta l’equilibrio. Se stai troppo a pensarci, ti uccidi di menate. l’unico lavoro che ha come strumento solo il corpo».