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 2010  giugno 11 Venerdì calendario

I MILITARI ITALIANI REGALANO GIOCATTOLI FALSI AI BAMBINI LIBANESI

Una barbie contro gli orrori della guerra. Ma anche Capitan America, l’uomo ragno e i fantastici quattro. l’esercito dei giocattoli con il quale i bersaglieri italiani, impegnati nella missione Leonte, si alleano per conquistare la simpatia e l’affetto dei bambini del Libano. Ma c’è un piccolo dettaglio: i giocattoli sono contraffatti e sono stati sequestrati dall’ufficio delle dogane di Taranto perché ritenute pericolosi e scadenti. Il comunicato dell’operazione di sequestro porta la data del 26 febbraio scorso e in pompa magna annuncia che «i funzionari dell’ufficio delle dogane di Taranto, con la collaborazione della Guardia di finanza, hanno sequestrato un carico di 18mila giocattoli per bambini con marchi contraffatti», «la merce era nascosta sotto un carico di copertura costituito da altri giocattoli di qualità scadente». Appunto. Ma un giocattolo scadente cinese e considerato pericoloso per i bambini di casa nostra, può regalare un sorriso a chi, invece, vive nell’incubo della guerra. Questa la morale che di sicuro ha animato il gesto di generosità del contingente italiano di Unifil. Ed è così che giocattoli con marchi contraffatti della «Formula 1», di «Mattel», «Disney», «Marvel» e «Time Warner», sono stati consegnati lo scorso 5 giugno ai bambini delle scuole elementari di Qana e Al Bazuriyah. Una donazione al grido di pace, cooperazione e sviluppo, annunciata in grande stile. C’è da dire che in un paese dove il compagno di gioco potrebbe regalarti orrore e terrore se si presenta sotto forma di mina e ordigni improvvisati, anche una Barbie finta è la benvenuta. Soprattutto se a mandarla in Libano è l’autorità giudiziaria che ha deciso di devolvere il materiale sequestrato per scopi umanitari. E poi, in fondo, sui giocattoli sequestrati mancava il marchio Ce, che consente la commercializzazione in Europa, ma il Libano è fuori dai confini comunitari.