Eliana Di Caro, Il Sole 24 Ore 11/6/2010; Luigi Offeddu, Corriere della Sera 11/6/2010; Luigi Offeddu, Corriere della Sera 13/6/2011, 11 giugno 2010
RISULTATO DELLE ELEZIONI DEL PARLAMENTO OLANDESE
(riassunto) – Mercoledì 9 giugno si sono chiuse le urne in Olanda. Il risultato delle elezioni del Parlamento: il partito liberale di Mark Rutte (Vvd) ha vinto con l’assegnazione di 31 seggi, secondo il partito laburista di Job Cohen (PvdA) con 30 seggi (i sondaggi lo davano come favorito), terzo il partito per le libertà, anti-Islam e populista, di Geert Wilders (Pvv) con 24. Il partito del premier uscente Jan Peter Balkenende (Cda) ha 21 seggi e ne ha persi 20.
I leader dei due maggiori partiti hanno idee diverse ma dovranno formare una coalizione per portare a termine riforme necessarie e urgenti per il Paese: alzare l’età pensionabile dai 65 ai 67 anni e tagliare 20 miliardi di spesa pubblica.
Aggiornamento del 13/6/2010
Job Cohen, il capo dei laburisti, ha detto alla regina Beatrice che il nuovo governo dell’Olanda dovrà imbarcare l’estrema destra del Pvv, il Partito della libertà fondato dal crociato anti-Islam Geert Wilders. Lo stesso aveva detto poco prima il vincitore – almeno formale – delle ultime elezioni, Mark Rutte, il capo del partito liberale Vvd. E così, la regina ha fatto quanto rientrava nei suoi compiti istituzionali: terminate le prime consultazioni post-elettorali e raccolte le indicazioni dei vari leader, ha nominato un «esploratore» o «informatore» nella persona del liberale Uri Rosenthal, e lo ha incaricato di aprire formalmente le trattative, in quella precisa direzione. Saranno «molto complicate», hanno ammesso Rutte e gli altri. E ben inteso, tutte le ipotesi di coalizione fatte subito dopo il voto restano sul tappeto: ma quella su cui si punterà subito sarà appunto la coalizione di destra basata sull’asse Pvv-Vvd, più altri comprimari.