Salvatore Carrubba, Il Sole-24 Ore 10/6/2010;, 10 giugno 2010
QUALIT SALVA STAMPA
Dopo il successo planetario dell’iPad, destinato a rimarcare l’egemonia di Apple nella navigazione mobile, dal palco del Wwdc 2010 di San Francisco Steve Jobs ci ammalia con il nuovo iPhone, e il mondo rimane a bocca aperta davanti a questo stato dell’arte della tecnologia. Come si profilerà questa ennesima "rivoluzione" tecnologica che ha investito, inevitabilmente, anche il mondo dell’editoria? quali saranno le sorti della carta stampata? Si eclisserà in favore di supporti elettronici oppure continuerà a coesistere?
Anna Clara Caimi
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queste parti, il tema è piuttosto sentito. La scommessa, e l’impegno, mi pare siano quelli di assicurare a ogni mezzo, piattaforma e tecnologia una specificità che consenta la coesistenza invocata dalla lettrice e la salute economica. In questa fase, in maggiore affanno appare la stampa, la crisi della quale ha provocato la chiusura negli Usa di centinaia di giornali locali: una volta prive dei propri giornali, però, molte di queste comunità si sono scoperte più povere, tanto da darsi da fare per riaprirli. Addirittura, negli stessi Stati Uniti si comincia a parlare di aiuti pubblici per la stampa. Quale che sarà la formula salvifica per la stampa ( che spero non passi dalla soggezione alla politica) e le formule per salvaguardarne la funzione, il requisito essenziale sarà il rafforzamento e la tutela della qualità. Se, come ci è stato confermato ieri, le nuove tecnologie consentono anche a nomi altisonanti di truccare l’informazione, la stampa si salverà se si mostrerà capace di non abboccare.