Salvatore Carrubba, Il Sole-24 Ore 9/6/2010;, 9 giugno 2010
UNIT PERCH LA FESTA
In un momento di chiaro declino degli stati-nazione, nei quali i poteri decisionali soprattutto in materia di economia sono stati trasferiti fuori dai confini nazionali, si stenta a capire l’utililità delle celebrazioni risorgimentali per i 150 dell’Unità nazionale e i costi che comportano. Anche per la stima e l’affetto di cui gode il capo dello stato, al quale le fatiche di queste celebrazioni nuociono alla salute, è quantomeno auspicabile un ridimensionamento delle stesse.
Adriano Ponti
email • Mentre noi continuiamo a dilaniarci sul se e come ricordare l’Unità d’Italia (ridimensionando comunque i programmi) in Francia celebrano quest’anno congrandepompail70?anniversario dell’appello del generale de Gaulle, il 40° della sua morte e addirittura il quarto centenario dell’uccisione di Enrico IV (quello di «Parigi val bene una messa »). Forse è anche per questo che noi italiani siamo costretti ad ammirare dello stato francese l’organizzazione e il funzionamento, che traggono origine anche dal rispetto (critico quando serve) delle proprie origini e della propria storia. I francesi (e non solo loro) non si sognerebbero mai di disprezzarle e di minimizzarle, riconoscendovi un patrimonio e una risorsa, non un soprammobile o un impaccio.