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 2010  giugno 09 Mercoledì calendario

LATTUGA, POMODORI E MOZZARELLA ET VOIL L’INSALATONA BERTOLASO

Insalata verde e mista, pomodori, che non fanno mai male, mozzarella di quella buona, tonno, carote e olive in abbondanza. Et voilà, l’insalatona Bertolaso è servita. Che soltanto a immaginarla lo stomaco grida vendetta e chiama a rinforzo le papille gustative. Abbondante, fresca, tipicamente estiva, l’insalatona, nome che evoca pausa pranzo, leggera ma salutare, entra di diritto nel burocratese stretto della comunicazione istituzionale. In bella evidenza nel bando di gara indetta dalla Protezione civile per il servizio bar e buffet freddo e caldo destinato ai dipendenti di via Vitorchiano, sede operativa romana dei Bertolaso’s angel. Per sfamare circa 350 unità, è prevista una spesa annua di 420mila euro per un totale nei 4 anni di appalto di 1.680.000 euro.
A leggere il capitolato d’appalto emerge che la parola d’ordine è una soltanto: qualità. Per i palati degli uomini della Protezione civile soltanto l’eccellenza. Tortellini, gnocchi e pasta all’uovo devono essere freschi, anzi freschissimi. Il parmigiano quello con il bollino, per risotti e zuppe le migliori sementi. Per i salumi devono essere sacrificati i maiali migliori. E il pesce deve odorare di Mediterraneo. Se congelato deve essere che arrivi almeno dalle profondità delle fosse oceaniche. La azienda che si aggiudicherà l’appalto avrà il suo bel da fare visto che dovrà fornire un pasto completo composto da «un primo piatto a scelta fra un minimo di due alternative in aggiunta a riso o pasta in bianco o zuppa/minestra», «un secondo piatto a scelta fra un minimo di tre alternative di carne o pesce». Una delle alternative «potrà essere un piatto freddo costituito ad esempio da affettati o formaggi» o «una insalatona». Appunto. E così via a imbandire la mensa della protezione civile fino alla frutta e al dessert. Pane e bevande a volontà. L’importante è che «i menù dovranno variare giornalmente». Ma più importante ancora «l’apporto calorico di un pranzo completo non dovrà essere inferiore alle 875 Kcalorie»: i morsi della fame non si addicono agli uomini chiamati a fronteggiare i grandi eventi. Di certo i pasti devono essere garantiti a tutte le ore a chi è rinchiuso nella centrale operativa Italia, il cuore pulsante della Protezione civile. Comunque, la ditta aggiudicataria dovrà garantire il servizio tutti i giorni ed è bene che sappia che «in occasione di emergenze e di eventi di natura straordinaria il servizio dovrà comunque essere garantito anche oltre l’orario convenuto, per tutto il tempo necessario».